IL PARTITO SOCIALISTA NEGLI ANNI DELL’AUTONOMIA

Dal congresso di Venezia al congresso di Napoli La valutazione critica dell’efficienza della politica “unitaria” a risolvere il problema dell’inserimento delle masse popolari nella direzione dello Stato; e, insieme, l’acquisizione del nesso inscindibile di socialismo con democrazia e libertà, sollecitata dall’esplodere della crisi dello “stalinismo“, sono a fondamento di un graduale quanto spregiudicato approfondimento della …

L’AVVIO DEL PROCESSO AUTONOMISTICO

A dieci anni di distanza dal 25 aprile, il XXXI congresso del PSI (Torino, 31 marzo-4 aprile 1955) è costretto a riconoscere il fallimento politico della sinistra italiana. La destra “controlla il governo e l’apparato dello Stato direttamente e a mezzo degli uomini che ha nei partiti della maggioranza. I principali mezzi di formazione dell’opinione …

LA CRISI DEL “CENTRALISMO DEMOCRATICO”

Il XXX congresso (Milano, 8-12 gennaio 1953) che vede il PSI definire i termini della politica di alternativa socialista, con l’obiettivo della lotta contro la legge maggioritaria, segna anche l’avvio, ancora incerto e contraddittorio ma irreversibile, di un processo politico che è destinato nel volgere di pochi anni a restituire al PSI il suo ruolo …

LA CONCEZIONE MORANDIANA DEL PARTITO DI MASSA PER LA POLITICA UNITARIA

Nel presentare con il titolo Ragioni ed obiettivi della nostra politica unitaria la relazione svolta da Rodolfo Morandi al convegno giovanile di Modena nell’aprile 1950, i curatori del volume di scritti morandiani Partito e classe hanno voluto ricordare che “il convegno di Modena ebbe una grande importanza nella storia del PSI e segnò una svolta …

DAL CONGRESSO DI FIRENZE ALLA SCISSIONE

Dopo il congresso di Firenze, come per incanto cessano le discussioni sullo statuto. Il compromesso politico raggiunto tra le correnti sembra avere ottenuto l’effetto d’insabbiare il progetto di organizzazione del partito presentato da Basso. Peraltro, le correnti autonomiste che nel loro complesso al congresso di Firenze avevano ottenuto la maggioranza, non sostengono il progetto Faravelli, …

LA PRIMA CONCEZIONE MORANDIANA DELL’ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO

La concezione del partito di Morandi, al XXIV congresso, espressa nella sua relazione organizzativa, era una concezione che rifletteva la condizione di espansione del partito, pur nell’ambito della visione politica “unitaria” alla quale egli aderiva fin da allora. Inoltre, essa era il frutto di una organica visione dei problemi di struttura del movimento operaio nel …

LA POLEMICA SULLA STRUTTURA DEL PARTITO

Il Partito socialista era stato ricostruito sulla base di uno statuto provvisorio che ne sanciva il carattere di partito ideologico, modellato sul tipo di organizzazione politica del movimento socialista negli anni precedenti al fascismo. Il partito si presentava come un’organizzazione a carattere esclusivamente territoriale, con una struttura elementare: la sezione comunale; la federazione provinciale; la …

L’INCIDENZA DELLA POLITICA DEL “FRONTE”

Quello che è forse possibile presumere è che la secessione non provocò una crisi di grave portata nel partito. Al XXVI congresso, al teatro Astoria (Roma, dicembre ’47), i voti congressuali validi erano complessivamente 786.768. Perché il congresso precedente aveva stabilito il divieto delle frazioni permanenti del partito, i congressi provinciali non si svolsero su …

XXV ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE Seduta della Camera dei deputati del 23 aprile 1970. Orazione ufficiale di Sandro Pertini

Lungo è il cammino percorso dai patrioti italiani per riconquistare la libertà e questo cammino non ha soluzioni di continuità, perché la Resistenza, a mio avviso, non è un fatto storico a sé stante, ma è stata la continuazione della lotta antifascista. I patrioti che, sotto la dittatura, si sono battuti forti solo della loro …

DISCORSO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DI DENUNCIA DI BROGLI ELETTORALI: GIACOMO MATTEOTTI

Presidente: Ha chiesto di parlare l’onorevole Matteotti. Ne ha facoltà.   Giacomo Matteotti. Noi abbiamo avuto da parte della Giunta delle elezioni la proposta di convalida di numerosi colleghi. Nessuno certamente, degli appartenenti a questa Assemblea, all’infuori credo dei componenti la Giunta delle elezioni, saprebbe ridire l’elenco dei nomi letti per la convalida, nessuno, né …