L’intelligenza artificiale ti ruberà il lavoro?

Circolo De Amicis – Milano | Programma Ore 15:00 – “L’intelligenza artificiale ti ruberà il lavoro?” Un confronto aperto tra esperti, divulgatori e rappresentanti istituzionali sulle trasformazioni che l’IA sta portando nel mondo del lavoro.Intervengono:Alessia Cappello – Assessora allo Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di MilanoIvan Grieco – Conduttore programma la miniera su TwitchTomaso Greco – Portavoce di Adesso!Luca Josi – Imprenditore e già Segretario dei Giovani SocialistiLuca Zorloni – Head of Editorial Content, Wired Italia Modera: Francesca Del Boca – Giornalista Ore 17:00 – “Le città di domani: tra innovazione, crescita e inclusione” Un dibattito sulle sfide urbane del futuro, tra trasformazione digitale, equità sociale e sviluppo sostenibile.Intervengono:Layla Pavone – Responsabile Board Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale Comune di MilanoPatrizia De Grazia – Presidente Radicali ItalianiEnrico Maria Pedrelli – Adesso! e già Segretario dei Giovani SocialistiLuca Stanzione – Segretario CGIL MilanoPierfrancesco Majorino – Capogruppo PD Regione LombardiaModera: Alessandro Da Rold – Giornalista Qui il link per chi volesse registrarsi: https://www.eventbrite.it/e/adesso-intelligenza-artificiale-e-futuro-del-lavoro-tickets-1850967476549 SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

MELONI, ATTACCO ALLA SINISTRA: “PIU’ ESTREMISTI DI HAMAS

Dal dialogo “Gramsci Matteotti” di Franco Astengo | La frase riportata in epigrafe pronunciata dalla signora Presidente del Consiglio merita una replica immediata: una replica che dovrebbe arrivare prima di tutto da quella parte dell’intellettualità italiana che conserva la memoria di quella che fu la sinistra nel nostro Paese, l’intellettualità erede della funzione pedagogica che i grandi partiti di massa seppero esercitare in particolare proprio nel momento in cui, vinta la Resistenza ed elaborata la Costituzione antifascista, fu necessario far crescere e consolidare la democrazia. Allo scopo di fornire un contributo a questa necessità urgente di replica ponendoci all’altezza della gravità dell’attacco sferrato ho pensato di recuperare una parte di elaborazione che avevamo svolto con il compianto compagno socialista Felice Besostri attraverso il tentativo di dialogo “Gramsci – Matteotti”. Si tratta di rendersi conto adesso della gravità dell’ora e di almeno due necessità impellenti: quella – appunto – di replicare e quella di riflettere sull’assenza, nel sistema politico italiano, di una soggettività chiaramente richiamata alla storia del movimento operaio e della sinistra. E’ ora di riavviare, senza anacronistici riferimenti a modelli passati (Bad Godesberg, Epinay, Primavera di Praga: tra l’altro tra loro del tutto diversi) l’elaborazione di un progetto originale che riparta delle contraddizioni e  “fratture” fondamentali, incrociandole però con le nuove contraddizioni imposte dal presente. Occorre invece tornare a pensare insieme i due piani: materiale e immateriale, struttura e sovrastruttura, economia e diritto. Le faglie oggi definite “post- materialiste” devono stare dentro una strategia complessiva di trasformazione dell’esistente. Per dirla con Carlo Marx: “Non basta interpretare il mondo, occorre cambiarlo”. Dalle grandi speranze sorte dalla fine della guerra fredda, alla fase – terribile – dell’esportazione della democrazia da parte di un solo gendarme del mondo, al ripresentarsi del razzismo come forma di repressione bellica dalla Jugoslavia alla Palestina si è aperta un’epoca di tensioni planetarie potenzialmente antidemocratiche. In sostanza  della crisi di sistema appena richiamata sono indizio anche alcune pulsioni che pensavamo ormai accantonate, da quelle nazionalistiche, a quelle imperialiste, al ritorno di fantasmi quali il razzismo e il fascismo. Il tema all’ordine del giorno rimane quello della guerra attorno al quale riflettere soprattutto da parte di chi sa benissimo che non è proprio il caso di cadere nella trappola dello “scontro di civiltà” e che la logica dominante rimane quella dello sfruttamento dell’uomo e del pianeta e che in gioco c’è proprio la libertà di poter disporre a proprio piacimento della facoltà di sfruttare al massimo dell’intensità senza tener conto della necessità di un equilibrio riguardante la presenza (ormai a rischio) del genere umano sul pianeta. In questo quadro il “dialogo Gramsci – Matteotti”. Sicuramente qualcuno potrà trovare fra i due autori testi o passaggi contraddittori tra loro: condanne reciproche, interventi svolti sull’onda del contingente di quell’epoca, che in apparenza parrebbero smentire la praticabilità di una ricerca su comuni “linee di successione”, ma si tratterebbe di letture superficiali e strumentali. Non ci si rapporta così ai classici. E Gramsci e Matteotti sono certamente dei classici della nostra modernità politica. Di certo a noi non interessa indulgere in polemiche di corto respiro nel momento in cui cerchiamo di fornire un contributo a una necessaria risposta verso una provocazione di infima qualità morale come quella lanciata dalla signora presidente del consiglio. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ECOSOCIALISMO E COSTITUZIONE ITALIANA

Relazione Questo nostro convegno, spero possa contribuire a fornire le risposte alle giuste domande che essenzialmente attengono a “chi siamo”, meglio, quale sia  l’identità del Partito Socialista XXI Anticipo che la tesi di questa relazione è sostanzialmente che l’ECOSOCIALISMO di  Kohei Saito che solo di recente ha acquisito  il riconoscimento di rilievo mondiale,   si ritrova già nella Costituzione italiana. In quanto psicologo psicanalista particolarmente sensibile alla dimensione politica e sociale facente riferimento  al socialista  viennese Alfred Adler primo collaboratore di Freud e successivamente sulle orme di Erich Fromm  autore tra i tanti libri di “L’Umanesimo  socialista” (5) e di “Psicanalisi della società contemporanea” (6) mi preme tuttavia inquadrare la mia relazione all’interno di una riflessione sulle radici più profonde dell’agire umano che a mio avviso si trova soltanto nel libro “Sapiens da animali a dèi”  di rilievo universale di Yuval Noah Harari (12) di cui cito l’essenziale in funzione al nostro specifico discorso. <Storia e biologia. L’immensa varietà delle realtà immaginate che inventarono i Sapiens e la conseguente varietà di modelli comportamentali sono le principali componenti di quelle che chiamiamo “culture”. Una volta avviate, le culture non cesseranno mai di mutare e svilupparsi, e le loro alterazioni inarrestabili costituiscono ciò che noi chiamiamo “storia”. La Rivoluzione cognitiva, di conseguenza, segna un punto di svolta: quello in cui la storia dichiarò la propria indipendenza dalla biologia. … Dalla Rivoluzione cognitiva in avanti le narrazioni storiche sostituiscono le teorie biologiche come nostro mezzo primario di spiegare lo sviluppo di Homo sapiens. Per comprendere la nascita del cristianesimo o la Rivoluzione francese, non è sufficiente capire quali siano le interazioni tra geni, ormoni e organismi. E’ necessario prendere in considerazione anche l’interazione fra idee, immagini e fantasie. Questo non significa che Homo sapies e la cultura umana diventino esenti dalle leggi biologiche. Siamo sempre animali, e le nostre capacità fisiche, emotive e cognitive sono sempre modellate dal DNA. Le nostre società umane sono costruite partendo dagli stessi mattoni su cui si erano edificate le società dei Neanderthal e degli scimpanzé, e più esaminiamo questi mattoni – sensazioni, emozioni, legami familiari – meno differenza riscontriamo tra di noi e le altre scimmie. … Le differenze significative cominciano a presentarsi solo quando arriviamo a mille-duemila individui tali differenze si fanno sorprendenti. Se si cercasse di riunire migliaia di scimpanzé in piazza Tienanmen, nella basilica di San Pietro o nella sede delle Nazioni Unite, il  risultato sarebbe un pandemonio. I Sapiens, invece, si radunano regolarmente a migliaia in questi poti. Insieme, essi creano modelli ordinati – quali reti commerciali, celebrazioni di massa e istituzioni politiche – che non avrebbero mai potuto creare in  una situazione di isolamento. La vera differenza tra di noi e gli scimpanzé è il collante dei miti, che lega insieme grandi numeri di individui, di famiglie e di gruppi. Questo collante ci ha resi padroni del creato. Naturalmente ci occorreva possedere altre abilità, come la capacità di creare e usare utensili. La manifattura di utensili, è di per sé poco significativa se non è accompagnata dalla capacità di cooperare con molti altri individui. Com’è possibile che noi oggi disponiamo di missili intercontinentali dotati di testate nucleari mentre 30.000 anni fa avevamo solo bastoni con punte di selce ?  Albert Einstein aveva un’abilità manuale molto meno sviluppata di quella di un antico cacciatore-raccoglitore. Però la nostra capacità di cooperare con grandi numeri di estranei è migliorata straordinariamente. La punta di lancia fatta con la selce veniva fabbricata in qualche minuto da una singola persona, che contava sul consiglio e sull’aiuto di pochi amici intimi. La produzione di una testata nucleare moderna richiede la cooperazione di milioni di persone che non si conoscono e vivono in luoghi diversi del pianeta – dagli operai che estraggono il minerale d’uranio nelle profondità della terra ai fisici teorici che scrivono le lunghe formule matematiche per descrivere le interazioni delle particelle subatomiche.> (Sapiens da animali a dèi – Breve storia dell’umanità pag. 52,53,54) Ebbene è su questo presupposto psicologico immaginativo che caratterizza il Sapiens che abbiamo posto le basi, tra le tante, anche dell’ideologia socialista di cui rimando alla storia della sinistra dello storico del socialismo  Giuseppe Tamburrano (22) NB   “Ideologia. Sistema di idee, di opinioni che costituiscono una dottrina politica o sociale, o che ispirano gli atti e le scelte di un partito, di una classe sociale, etc. Azioni che si basano su una precisa ideologia. Nel linguaggio moderno, specialmente a partire da Marx, dottrina che riceve forza, più che dalla verifica obiettiva dei suoi asserti, dagli interessi che la sostengono e dai fini pratici che persegue. (Enciclopedia-Corriere della sera, Rizzoli, Larousse) («Ideologie politiche: avvertimenti di nuove possibilità di vita. – Guido Calogero, Difesa del Liberalsocialismo ed altri saggi, Milano, Marzorati, 1972). (in Luigi Fasce Politiche costituzionali per le riforme pag 17-18 capitolo ideologie) Dopo i trenta anni gloriosi della socialdemocrazia del secolo scorso sappiamo l’atroce crisi in cui come socialist siamo caduti dopo il 1989  complice  la dirigenza europea convertita al neoliberismo portando discredito persino alla parola socialismo.  Periodo di sofferenza che dura oramai da più di trenta anni. Per una disamina circostanziata segnalo MicroMega n.6/2019. Solo di recente siamo in presenza di una   nuova “narrazione” autenticamente socialista riemersa fortunosamente sullo scenario mondiale da quando  Kohei Saito ha reinterpretato l’ideologia marxista in senso ecologista alla luce di due recentissimi saggi: “Ecosocialismo di Karl Marx” (20223) e “Capitalismo nell’antropocene” (2024) Pensiero politico di Kohei Saito essenzialmente compendiato nell’intervista da Roberto Ciccarelli.  «La crisi ecologica è provocata dal capitalismo, sono necessarie più eguaglianza e sostenibilità ambientale». (https://sbilanciamoci.info/marx-era-ecologista-ve-lo-spiego/) «Marx era ecologista, ve lo spiego» INTERVISTA. L’economista giapponese Kohei Saito, autore di ”L’ecosocialismo” di Karl Marx: «La crisi ecologica è provocata dal capitalismo, sono necessarie più eguaglianza e sostenibilità ambientale»  «Il successo di questo libro è un esempio del bisogno di idee radicali e della crescita del dibattito marxista tra i movimenti ambientalisti – ci ha detto in un collegamento via Zoom dal Giappone – Anche i marxisti possono imparare molte cose dall’ecologia. Il pensiero critico del capitalismo e …

E’ NATO IL PARTITO DI SOCIALISMO XXI

Oggi a Roma si è costituito il Partito nazionale SOCIALISMO XXI. E’ la formazione base che agisce per la costituzione in Italia di un Partito del socialismo autonomo ed unitario, fedele ai valori fondamentali della Costituzione, riformatore, ecologista, fermamente democratico. Continua in una nuova forma organizzativa il lavoro che iniziò nel febbraio del 2019 a Rimini per organizzare una nuova proposta politica organizzata per il lavoro, per la cultura, l’istruzione e la ricerca, per la transizione ecologica, per la difesa dell’ambiente, per la sicurezza dei cittadini, per l’integrazione dell’immigrazione,  per i servizi sanitari e assistenziali. SOCIALISMO XXI sostiene politiche di pace e di cooperazione e chiede politiche europee che valorizzino nettamente lo stato sociale e i diritti e le libertà anche di fronte alle concezioni sovraniste e alle politiche liberiste. La convinta difesa del metodo democratico richiede sistemi elettorali proporzionali e autonomie regionali che non disgreghino l’unità nazionale. LUIGI FERRO e ALDO POTENZA sono stati eletti con voto unanime rispettivamente  Segretario del Partito e Presidente del Consiglio nazionale dall’assemblea costitutiva partecipata dai Coordinatori regionali e dai rappresentanti dei Circoli locali. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

INAUGURAZIONE DEL CIRCOLO GIACOMO MATTEOTTI DI PALAGIANO

SOCIALISMO XXI UFFICIO DI PRESIDENZA NAZIONALE Nella data simbolo del 14 luglio 2023 si è tenuta l’inaugurazione del Circolo Socialismo XXI – Giacomo Matteotti di Palagiano (Taranto) alla presenza del Presidente Nazionale Luigi Ferro, del Vice Presidente Marco Destro e del Responsabile della Comunicazione Vincenzo Lorè. La sede, inserita nel meraviglioso contesto storico di Palagiano, proprio affacciata sulla piazza principale, sarà a disposizione dei cittadini e punto di riferimento politico del Comune.In occasione dell’inaugurazione è stato presentato il volume “Mauro Del Giudice. Il magistrato che fece tremare il Duce” dell’’Illustre Professoressa Teresa Maria Rauzino. Il libro tratta della biografia del Giudice istruttore Mauro Del Giudice, il quale svolse le indagini sull’omicidio di Giacomo Matteotti. Nonostante la meticolosità e l’ampiezza delle investigazioni compiute, Del Giudice venne estromesso delle stesse, in quanto afferrò la triste verità che si celava dietro al barbaro fatto di sangue. Il Circolo di Palagiano ha inteso consacrarsi al martire socialista Giacomo Matteotti in richiamo della storica Sezione del PSI ad egli intestata e per rifulgere l’illibato impegno morale del deputato.L’inaugurazione, svoltasi alla presenza di una trentina di compagni, si è conclusa con un brindisi conviviale.L’evento è stato patrocinato dal Comitato provinciale del Polesine per il centenario dell’omicidio Matteotti, dal Centro ricerche Toni Destro A.P.S. e della Fondazione Saragat – Matteotti di Roma.Il Circolo è presieduto dal compagno Giulio Resta e coadiuvato dalla compagna Carmela Recchia.Per chi volesse mettersi in contatto col Circolo, i recapiti sono: ass.socialismoxxi@gmail.com Tel. 3920906188. GALLERIA SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

CONVEGNO SUL TEMA: LAVORO, DIRITTI, INNOVAZIONE E AMBIENTE

Località: Piombino 14 Aprile 2023 La riunione di oggi, nasce in relazione ai bisogni del lavoro, elemento autorevole della nostra Costituzione e centrale per la dignità delle persone, oltre a essere elemento qualificante per ogni Paese civile e determinante per lo sviluppo sociale ed economico per ogni popolo del nostro pianeta. Socialismo XXI, con questa iniziativa, ritiene di affrontare uno dei problemi politici, economici e sociali del nostro Paese, in quanto elemento importante per la dignità dell’uomo e della donna, per la loro indipendenza e la propria libertà, nella scelta di ogni singola persona, che vuole emanciparsi nella società, sul piano sociale, civile ed economico. Il lavoro, ha il potere di mettere la persona come capitale di se stesso e del proprio Paese, renderla eguale nei diritti e nei doveri, gestire la propria famiglia con rispettabilità e onore, creare un equilibrio di civiltà nel rapporto con gli altri componenti della società, realizzare la crescita sociale ed economica del Paese. Il lavoro quindi, per tutte le persone e segno di serenità e benessere, ma per essere tale deve disporre di alcuni servizi e garanzie, che solo lo Stato, con la sua legislazione e nelle regole della democrazia, deve creare e costruire, insieme ai soggetti interessati, parti sociali, imprenditori e lavoratori. Con questa iniziativa, noi vogliamo indicare alcune prerogative necessarie, al fine di qualificare il lavoro, sia per chi lo da (l’imprenditore), sia per chi lo riceve (il lavoratore), ma nella chiarezza dei ruoli e dei compiti che ogni soggetto svolge. Uno di questi elementi, anche a causa delle nuove tecnologie e della robotizzazione dei processi produttivi, può essere lo Statuto dei lavori, dove ogni soggetto stia nella chiarezza delle parti in essere, sviluppando i compiti e il ruolo dell’imprenditore (sia esso singolo o associato), i compiti e il ruolo del lavoratore autonomo, compiti e ruolo del lavoratore dipendente; chiarito questi aspetti importanti, lo Statuto dei lavori, deve definire le salvaguardie e i diritti dei soggetti ed eventuali penalità, in relazione alla gravità dei fatti. Lo strumento, dello Statuto dei lavori, è o dovrebbe essere, una concreta salvaguardia delle professioni, ma anche un mezzo di controllo da parte dei cittadini e dello Stato. Un altro elemento importante, per gli imprenditori, gli autonomi e i lavoratori, è la Formazione professionale, fattore fondamentale per fare incontrare domanda e offerta del lavoro, ma per essere tale, deve avere la forza di fare convivere il mondo del lavoro, una scuola qualificata, istituti di formazione professionale, centri per l’impiego, capaci di dialogare tra loro e attraverso le tecnologie, avere elementi che si incontrano,  per produrre un normale incontro tra la domanda e l’offerta del lavoro. Diritti e formazione, possono essere, insieme alla tecnologia e alla robotica, lo stimolo ad una migliore e maggiore Produttività, sia nei posti di lavoro che si perdono, sia per i nuovi posti di lavoro che si creano, tutto ciò in un rapporto con la competitività e la concorrenza del mercato e lo sviluppo economico del Paese. Inoltre, per una migliore qualità e quantità produttiva, è importante superare l’attuale sistema Kenesiano, utilizzando i fondi dello Stato, che sono tasse dei cittadini e che vengono erogati alle aziende, in funzione di fondi comuni dei lavoratori, per una partecipazione alla gestione industriale, affinché proprietari e lavoratori abbiano interessi comuni, allo sviluppo e alla crescita dell’azienda. In relazione alla perdita e alla creazione di nuovi posti di lavoro, sappiamo che le nuove tecnologie e la robotica, riducono l’impegno diretto dell’essere umano, quindi come è già avvenuto nel secolo scorso, si dovrà andare alla Riduzione dell’orario di lavoro, una riduzione dell’orario, che per il maggiore tempo libero dei cittadini, potrà rappresentare origine di nuovi lavori e una vita sociale migliore per tutti, imprenditori, autonomi, lavoratori, invalidi e pensionati. Per di più sappiamo, che crescita economica, tecnologia e robotica, devono e possono plasmare, una crescita sana dell’ambiente, sviluppando tutte le diversità per produrre nuove energie rinnovabili e creando nuovi lavori, superando le materie fossili e andando incontro alla natura della madre terra. Oltre a ciò sappiamo che la maggiore produttività, è legata alla possibilità di distribuire un maggiore Salario, adeguato e in rapporto al costo della vita, consapevoli che questo può produrre benessere per tutti, in particolare alla nostra economia, ma anche alla creazione di migliori rapporti sociali, capaci di rendere meno grave i fenomeni di truffa e delinquenza comune, aspetto che crea molta apprensione nella società di oggi. Queste nostre prerogative, illustrate brevemente, che possiamo sintetizzare in lavoro, innovazione ambiente e diritti, vogliono essere uno stimolo alla vostra attenzione, ma anche sviluppare un dibattito sulle vostre ragioni e considerazioni, al fine di arricchire il nostro e il vostro bagaglio, nella speranza, che tutto ciò possa essere utile, a fare crescere l’Italia, unita da Sud a Nord, nell’uguaglianza, nella giustizia e nella libertà. Con questo, Socialismo XXI della Toscana, ringrazia i partecipanti e altri che non   potranno essere presenti, rinnovando un carissimo saluto e un augurio di buon lavoro a tutti gli interessati ai problemi del lavoro. Argomenti: 1) Statuto dei lavori, diritti e doveri; 2) Formazione professionale e Scuola; 3) Produttività, Tecnologia, robotica e ambiente;  4) Riduzione degli orari di lavoro; 5) Salario adeguato al costo della vita.      SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it