LA SVOLTA CONTRO L’UCRAINA

di Mauro Scarpellini

Segreteria Nazionale Socialismo XXI |

Il Presidente statunitense ha accusato il Presidente ucraino di essere un dittatore e di aver iniziato la guerra. Non ho parole per commentare e sono una persona educata.

Invece bastano poche parole per riassumere storia e posizioni. La Russia garantì all’Ucraina la certezza dei confini quando si sciolse l’URSS e l’Ucraina, in cambio, le consegnò il proprio arsenale nucleare. Negli anni la Russia ha praticato ingerenze nella politica ucraina, così come gli Stati Uniti d’America. La politica degli ucraini ha messo in pratica una discriminazione interna sull’uso della lingua alle minoranze etniche russofone. L’accordo di Minsk del 2014 tra Ucraina e Russia per chiudere la guerriglia nel Donbass fu boicottato da ambo le parti e inapplicato con le solite accuse reciproche e Gran Bretagna, Francia e Germania, in qualche modo garanti, non hanno intrapreso alcuna iniziativa né fatto proposte. L’Ucraina non accolse la proposta italiana di rendere al Donbass un’autonomia tipo quella dell’Alto Adige.

Putin nel 2007 disse alla conferenza sulla sicurezza di Monaco che gli U.S.A. dovevano cessare la loro politica imperialistica mondiale perché ciò rendeva insicuri a favoriva la corsa agli armamenti. Gli U.S.A. non capirono il messaggio e neanche i suoi alleati e tutti a spingere per l’entrata dell’Ucraina nella NATO.

Putin non intraprese alcuna iniziativa diplomatica, ma aggredì l’Ucraina.

Anziché tentare un dialogo, un armistizio, una conferenza di pace, Finlandia e Svezia sono entrate nella NATO. Unanime il coro che “vinceremo” di Von Del Layen, Charles Michel, Stoltenberg, Draghi, Meloni, Macron, Shultz, Biden ed altri.

Noi avevamo capito bene le responsabilità diffuse e l’aggressione russa del 2022 non l’abbiamo approvata neanche un po’, perché prima dell’uso delle armi c’è l’uso della diplomazia come avvenne nel 1975 con l’intesa internazionale ad Helsinki per la pace e la sicurezza in Europa.

La NATO nacque come alleanza difensiva e geograficamente determinata. Non si è sviluppata proprio così.

L’Associazione Socialismo XXI secolo fu chiara sulla necessità della trattativa, della pace e non della guerra e lo scrisse al nuovo Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa il 29 giugno 2024. Gli scrivemmo : << … Ci preoccupa molto lo sviluppo delle guerre. Non abbiamo apprezzato le continue dichiarazioni del tuo predecessore (il belga Charles Michel; ndR) fatte come se fosse il comandante in capo di un esercito in guerra. L’aggressione della Russia all’Ucraina non può risolversi sul piano militare ma deve essere messa in campo un’iniziativa di armistizio e di pace.

Gli aiuti dati giustamente al Paese aggredito non devono esaurire l’azione dell’Unione Europea. Una proposta di tregua, di armistizio, una conferenza internazionale di pace dovrebbero essere i temi all’ordine del giorno. L’Unione Europea è carente. Tu sai quanto i popoli abbiamo bisogno di pace. Contiamo su una tua azione nella direzione che abbiamo indicato.>>

Questa la nostra convinzione e la nostra posizione. Lo strappo violento del Presidente Trump spiazza tutti i guerrafondai ma favorisce senza dubbio Putin; quindi è uno strappo squilibrato. Ovviamente Trump vuole lo sfruttamento delle abbondanti terre rare ucraine per gli utilizzi industriali e militari del proprio paese come rimborso per gli aiuti militari e finanziari dati da Biden.

 I silenzi di coloro che non hanno fatto alcuno sforzo per proporre iniziative di armistizio, di negoziazione, di pace – come le Presidenti Von Der Leyen e Meloni, ad esempio – ora non sanno cosa dire e cosa fare. Perché non passano la mano?

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