di Aldo Potenza
Segreteria Nazionale Socialismo XXI |
Differenze che ovviamente sono evidenti, ma….
Se c’è una cosa che non serve è continuare a interrogarsi su chi tra i presidenti americani è stato più o meno leale amico della UE o dei singoli Stati europei.
La politica estera non si basa sulla amicizia, ma sugli interessi strategici degli Stati. E quest’ultimi possono cambiare.
Ovviamente c’è chi usa modi meno rudi e barbari, di cui Trump è espressione, ma la sostanza non cambia. Cambiano solo le modalità delle azioni.
Da molto tempo l’Europa non ha voluto capire che la scelta europea non poteva restare quella che conosciamo.
Già nel 1953 gli Stati membri della prima comunità, consapevoli del cammino intrapreso, elaborarono il progetto CED (comunità europea di difesa) e un progetto di Comunità politica. Entrambe purtroppo furono bocciate dalla Assemblea nazionale francese nel 31 agosto 1954.
Cosa che si ripete, sempre in Francia, con il progetto di Costituzione europea.
Si è preferita l’Europa della comunità economica anch’essa imperfetta e claudicante per diversi motivi.
Ora i nodi, tutti insieme, arrivano al pettine della storia. E trovano la UE smarrita, come una amante tradita, incapace di correggere gli errori commessi, con l’aggiunta di una pericolosa crescita di nazionalismi che sono anche il frutto della perdita delle speranze, forse eccessive, che la nascita della comunità europea aveva promosso.
Persino gli allagamenti hanno creato nuovi problemi che non riguardano solo le differenze tra l’area euro e il resto, ma sono diversità politiche di fondo che rischiano di rendere molto difficile la ricerca di una risposta adeguata alle odierne difficoltà peraltro da tempo prevedibili.
Ora sarebbe il momento delle decisioni difficili, ma assolutamente necessarie.
Per assumere occorrerebbero statisti capaci di guidare l’opinione pubblica e compiere scelte anche a costo di rischiare il futuro politico personale.
Ma dove sono quegli statisti che furono capaci di tornare a lavorare insieme malgrado le tossiche conseguenze delle recenti ferite della seconda guerra mondiale?
Oggi dovrebbe essere più semplice, ma temo che manchino gli statisti e ci siano solo modesti leader nazionali.

E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.