DISASTRO CORONAVIRUS: OLTRE AI MORTI SI SONO PERSI 500 MILA POSTI DI LAVORO

di Christian Vannozzi |

A lanciare l’allarme per gli effetti non solo sanitari, ma anche sociali, del Coronavirus è il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che ospite al programma L’imprenditore e gli altri di Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv spiega la situazione lavorativa in Italia ai tempi del Covid:

La situazione è drammatica sotto tutti i profili, per chi il lavoro lo cercava e non lo trovava prima e per chi rischia di perderlo. Ci sono 500mila posti di lavoro che sono andati persi e 1 milione di posti di lavoro che si rischiano di perdere dopo marzo. Mi sembra che il governo sia ancora sordo e stia sottovalutando il tema del lavoro. Ci auguriamo che la politica prenda coscienza che questa rischia di diventare una bomba sociale. Le disuguaglianze sociali durante quest’anno sono aumentate.

Noi abbiamo sempre detto che fosse necessario mettere insieme le forze sociali di questo Paese per identificare problemi e soluzioni, nella manovra non vediamo misure che siano in grado di intervenire immediatamente su questa emergenza. Manca una visione, una strategia sul lavoro. Avevamo chiesto una riforma degli ammortizzatori sociali, di politiche di avviamento al lavoro, di orientamento, di formazione e questo nella manovra non c’è. In un momento straordinario servirebbero interventi straordinari e invece la logica sembra sempre la stessa: abbiamo registrato molti bonus, peraltro erogati in ritardo così come la cig, ma abbiamo chiesto di parlare di investimenti, di come si creano nuovi posti di lavoro.

Davanti al numero dei contagiati, che cresce di giorno in giorno, e a quello dei decessi, ci si dimentica infatti spesso di quanti perdono il lavoro, e di quei tantissimi che non lavoravano prima del Covid e che ora sono praticamente impossibilitati a trovarne uno, visto che i posti di lavoro diminuiscono invece di aumentare e ormai sempre più famiglie sono a rischio povertà.

Il Governo purtroppo riesce in maniera diligente a organizzare le chiusure e a dividere l’Italia in varie zone di pericolosità, cosa senza dubbio encomiabile, ma che non risolve il grave problema del lavoro e del potere d’acquisto che cala sempre di più nelle famiglie italiane, e su questo che il segretario Bombardieri vuole richiamare l’attenzione del premier Conte, senza dubbio capace a chiudere in casa gli italiani e a rassicurarli, ma che non ha ancora fatto niente per il rischio povertà, sempre più dilagante, nel nostro paese.