Comunicato di Socialismo XXI |
La NATO, forse su pressione americana, avrebbe deciso l’effettuazione di una nuova massiccia esercitazione militare con un grande dispiegamento di forze e di mezzi, definita “Defender Europe 2020” che prevederebbe l’impiego di circa 30.000 militari USA affiancati da 7.000 militari delle nazioni europee.
Sembra che l’esplosione della epidemia virale avrebbe portato a decisioni piu’ limitate e piu’ ridotte nei mezzi impiegabili.
Mentre Trump, dopo aver minimizzato la portata dell’epidemia che ha cominciato manifestare vari casi di contagio anche negli “States”, ora ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale, anche se non sembra deciso a fronteggiarla con forti misure “modello Italia”, chiude i voli civili verso e da l’Europa (ed in particolare con riferimento al nostro Paese), irresponsabilmente “esporta” in Europa un numero enorme di soldati che potrebbero essere portatori positivi di ulteriore infezione virale.
In una Europa investita da una drammatica calamità qual’è l’esplosione della epidemia COVID-19 non c’era e non c’è proprio bisogno di programmare queste manovre militari e di queste dimensioni e nemmeno di effettuarle in forma piu’ ridotta a causa della Coronavirus dilagante in Europa, tanto piu’ che proprio il comandante delle truppe americane in Europa gen. Cristopher Covoli è in quarantena con molti militari del suo stato maggiore a causa di un possibile contagio contratto durante riunioni preparatorie delle manovre stesse.
Finlandia e Norvegia si sono già sfilate e l’Italia, per bocca del Ministro Guerini ha dichiarato che l’Italia non parteciperà, tenendo anche presente che il nostro capo di Stato Maggiore è pure Lui in quarantena e con Lui altri nostri ufficiali.
Avremmo preferito nelle dichiarazioni del Ministro Guerini una dichiarazione di contrarietà molto più netta, condannando l’insensibilità del governo USA per la grave situazione in cui si trova l’Italia ed altre parti d’Europa e per un atteggiamento che ignora il rischio di ulteriore contagio con queste manovre nel mentre siamo impegnati in una dura azione di contrasto al diffondersi dell’epidemia, e per spiegare a Trump ed al mondo occidentale che c’è bisogno di impiegare ingenti risorse non per obiettivi bellici, ma per fronteggiare l’emergenza virale a tutela della salute e della vita di milioni di italiani, per far fronte ai nuovi enormi di finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale e per tutelare le imprese e le famiglie colpite anche sul piano del reddito.
Vi è poi un elemento politico, sul quale “Socialismo XXI” esprime la sua forte preoccupazione e critica. La manovre avrebbero dovuto – così sembra – tenersi in territori vicini ai confini con la Russia. A noi sembra – se così fosse – una manifestazione di intimidazione provocatoria di cui non se ne sente proprio il bisogno per i rapporti e gli equilibri fra potenze in un momento che c’è invece bisogno di grande cooperazione e di solidarietà, anche per concorrere a far mettere fine a devastanti conflitti locali, in particolare nel bacino Meditteraneo e nel vicino Medio Oriente.
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.