PER UN NUOVO SOCIALISMO IN ITALIA

COMUNICATO

 

[avatar user=”Aldo Potenza” size=”thumbnail” align=”left” /] Aldo Potenza Coordinatore Nazionale di Socialismo XXI secolo
Mentre nella culla del neoliberismo cresce Sanders che si richiama ai valori del socialismo, in Europa, tranne che con poche eccezioni, il socialismo democratico è in grandissimo affanno.

In Italia i socialisti sono divisi, da molto tempo alcuni sono alla ricerca di ospitalità, chi a destra e chi a sinistra, rinunciando in entrambi i casi ad esercitare l’unica azione che legittima un partito: la politica!

Riguardo a chi ha scelto le ragioni della destra si può solo sperare che un giorno riscoprano il motivo per cui un tempo avevano abbracciato il socialismo.

Agli altri, ovvero al PSI, vogliamo ricordare che oltre all’errore compiuto in questi anni nell’aver sostenuto, in nome della modernizzazione, le idee neoliberiste con l’austerità, il mercato senza regole, il lavoro sottopagato; hanno persino approvato una pessima legge elettorale e sostenuto il grave tentativo di modificare la Costituzione, rinunciando alla propria autonomia politica.

Socialismo XXI secolo, che, dopo l’assemblea di Livorno, sta preparando la Convention Programmatica di Rimini, guarda con molto rispetto alle iniziative dei compagni che non si rassegnano ad una ingloriosa fine di un partito che ha scritto grandi pagine di storia per la difesa della libertà e per la crescita civile e sociale dell’Italia.

Nel contempo però non possono essere taciute le critiche alle ambiguità con cui si sta avviando la stagione congressuale, che vorrebbe nascere all’insegna del rinnovamento e della ricerca dell’unità, ma che non tiene minimamente in conto le idee politiche di chi, in dissenso con l’oligarchia che ha governato il PSI, ha seguito la strada del socialismo non rinunciatario e dell’autonomia.

Gli appelli all’unità dovrebbero:

riconoscere esplicitamente gli errori culturali e politici commessi;

essere seguiti non da una chiamata a partecipare ad un atto interno di partito, qual è un congresso, ma da un appello a costruire insieme una nuova stagione politica;

nascere dalla consapevolezza della necessità di rivolgersi a tutto quell’elettorato che ha perso fiducia verso una sinistra senza storia, senza radici e senza una forte identità culturale di riferimento.

Invece i primi passi compiuti dal Psi in questi giorni seguono le orme di un recente passato politico fatto di alleanze a prescindere dalla politica, come indica il documento votato della segreteria uscente, e il tentativo di unire varie nomenclature, nella speranza che si possa ancora una volta assicurarne la sopravvivenza.

A noi sembra che la strada da percorrere sia molto diversa e il documento riassuntivo del dibattito livornese lo descrive con grande chiarezza.

Per questo motivo rimaniamo diffidenti verso generici appelli all’unità.