CONCLUSIONI CONSIGLIO EUROPEO   

di Carmelo Cedrone – Ufficio di Presidenza Socialismo XXI |

30 e 31 maggio 2022

Brevissima nota informativa a cura di Carmelo Cedrone del Comitato di Presidenza di “Socialismo XXI”. Si  tratta di un vertice straordinario sul quale c’erano molte attese, dopo il fallimento di quello precedente .E’ stato fatto un passo avanti ma la gran parte dei problemi sollevati  a Versailles e poi a fine Marzo sono rimasti aperti.

A parte il solito linguaggio diplomatico, difficile da condividere in un momento come questo,

  • l’UNICA DECISIONE VERA riguarda l’approvazione del 6° pacchetto di sanzioni sul petrolio importato dalla Russia, con i limiti conosciuti (si applica solo al petrolio trasportato via mare, non a quello trasportato dall’oleodotto per superare il veto ungherese, SUBITO RIPRESENTATO per salvare l’amico “pope” russo. Comunque l’embargo dovrebbe riguardare il 90% del petrolio importato, anche se a partire dalla fine dell’anno, mentre per quanto riguarda gli altri problemi di fondo sollevati da Draghi già in precedenza ci sono state delle promesse di interessamento (al vertice precedente l’idea fu rigettata) cioè
  • LA RIDUZIONE DEI PREZZI di petrolio e gas, con l’esclusione degli aumenti derivanti dalla speculazione del mercato, si invita la Commissione a verificarne la fattibilità (sic!). mentre per
  • Il MERCATO ELETTRICO (abolizione del sovrapprezzo derivante da quello del gas): c’è un invito ad “ottimizzarne l’effetto: che significa?  (punto 30).

Comunque sono stati discussi 4 grandi argomenti:

IL’UCRAINA: vengono ribadite le posizioni di sostegno note, più il 6° pacchetto di sanzioni;

II) SICUREZZA ALIMENTARE: espressi solo alcuni auspici

III) SICUREZZA E DIFESA: viene richiamata “la bussola strategica” (punto 23), vengono espressi altri auspici di collaborazione, mentre per il resto tutto rinviato (punto 26);

IV) ENERGIA: vengono “incoraggiati” gli acquisti comuni (punto 27), “auspicati” accordi comuni di “solidarietà” sul mercato del gas (punto 29), oltre a quanto già citato sul mercato elettrico e la riduzione dei prezzi.

CONSIDERAZIONI: 

1 – Bicchiere mezzo pieno: se si guarda l’UE di questo periodo come un bicchiere mezzo pieno, non c’è dubbio che ha preso delle decisioni impensabili fino a tre mesi fa (al di là del merito) a causa della guerra in Ucraina

2 – Bicchiere mezzo vuoto: Se, al contrario, si guarda invece questo, bisogna riconoscere che stiamo assistendo a tutti i limiti ben noti dell’Unione per quanto riguarda le difficoltà del suo suo processo decisionale (diritto di veto), mentre affiorano le divisioni su tutte le questioni vitali oggetto del confronto (sicurezza e difesa comune, mercato dell’energia, provvedimenti economici comuni per far fronte alle conseguenze della guerra sull’economia e sulle persone (la cosa più grave), ecc., ecc.

3 – Tutto ciò conferma la necessità di avviare da subito una Convenzione per cambiare l’Unione attuale.