Socialismo XXI, in ricordo dell’indimenticabile compagno Dario Allamano. Un grazie di cuore a Paola e Mariella.

di Paola e Mariella Allamano |

Dario non rinunciava mai ai suoi quotidiani preferiti e, dovunque andasse, verificava la presenza di un’edicola nelle vicinanze. Quando soggiornava in campagna, con qualsiasi tempo e temperatura, di prima mattina inforcava la sua bicicletta per raggiungere il suo bar/rivendita preferito, lo stesso di quando era ragazzo, dove certamente avrebbe trovato, oltre ai giornali, qualcuno con cui discutere vivacemente.

Del resto Dario aveva imparato a leggere a soli quattro anni sui tioli di “La Stampa” e pochi anni dopo avrebbe letto ad alta voce gli articoli al padre dislessico. Fu così che, in virtù di una tecnica di lettura precocemente acquisita e di una complessiva vivacità mentale, saltò la prima elementare e si trovò catapultato in seconda.

Per lui fu una vera fregatura, sempre costretto a misurarsi, anche fisicamente, con bambini più grandi prima e ad anticipare poi tutte le tappe della vita, dalla maturità al servizio militare fino all’impegno sindacale a tempo pieno. Si ritrovò ad assumere troppo presto responsabilità da adulto e a fare scelte determinanti per la sua vita con una personalità, soprattutto emotiva, ancora in formazione.

A tal proposito, conservo un ricordo nitido di Dario, poco più che ventenne, insonne e in lacrime per non essere riuscito a salvare una piccola azienda dalla chiusura e alcuni padri di famiglia dal licenziamento.

Dario ha coltivato i suoi interessi politici fino ai suoi ultimi giorni, animato da ideali che tentava di realizzare senza risparmio di tempo ed energia, ottimista, generoso, fortunatamente inconsapevole del poco tempo che gli restava.