SI RITORNI A LOTTARE PER L’INDISPENSABILE

 

di Massimo Peruzzi Socialismo XXI Lazio |

 

E’ veramente un gran problema avere un cervello che fuma e di contro, una carcassa che è segnata dalla ruggine.

Assisti ad un degrado ed un asservimento della società, che hai dato il tuo contributo in quegli anni, per tentare di sottrarla alla egemonia del capitalismo e dal consumismo sfrenato comandato e guidato dal potere finanziario e commerciale per lo sfruttamento delle masse e non più al servizio delle masse.

Una volta la politica serviva a definire e qualificare una popolazione, oggi rappresenta solo il sistema per sfruttarla sistematicamente e specificatamente. Serve per studiare i migliori e più subdoli modi per sottomerla ad usi ed abitudini tali da poterli manovrare a proprio piacimento e tanto si è combattuto  e penato, per contrastarle questa metamorfosi guidata, in stile e metodo di vita generale.

Non si combatte più per l’indispensabile, ma per il superfluo. In nome del bene e della disponibilità, si è cancellata la considerazione del proprio per esaltare il bisogno degli altri e tutto questo ci ha reso possibile salvare delle vite ma allo stesso tempo, cancellarne altre, e tutto ciò non è altro che responsabilità dei pretendenti alla definizione di politico ma del quale, non ne avevano nemmeno l’idea di esserlo, solo presunzione. E da questo alla Sanità, all’Istruzione, all’applicazione della Giustizia, all’Imprenditoria, al mondo del lavoro non più difeso o tutelato, ma denigrato e depredato dei diritti acquisiti in tanti anni di lotta, con la cancellazione dell’Art.18 ed il dilagante ricorso di una certa “imprenditoria, all’uso delle cooperative.

Ripeto, chiacchierando, polemizzando, criticando, e perdendo tempo, ormai prezioso, non si va da nessuna parte, declamando, del PSI, passate storie, trascorsi tragitti pur pieni di gloria, di sacrifici, ma appartenenti al passato ed il futuro non è tra cinque, dieci anni, ma domani e quello lo si può progettare e costruire solo oggi. Tutti a rivangare eroici personaggi, mitici rappresentanti di una società in lotta per progredire, ma oggi il non essere e rappresentare niente, è un tangibile segno di fallimento.

Ci si deve raccogliere tutti vestiti e consci della consapevolezza che la grandezza di un Partito, è l’unica strada che porta alla consacrazione di ogni suo appartenente e ci si deve convincere che siamo tanti gradini di una scala e che dobbiamo porci tutti insieme a costituire un innalzamento di tutti, per porre il PSI, in cima, sopra a tutto e tutti. 

Solo così si potrà costruire un futuro per i nostri figli, andiamo a Genova apportando dieci, cento, mille  pensieri, ma facciamo si che ne esca uno comune di  tutti, per tutti.  Avanti, con Socialismo XXI.