A PROPOSITO DELLA EPINAY E DI CHI IRONIZZA

Avendo buona memoria e coltivando la passione di documentarmi e non di dedicarmi all’improvvisazione, desidero citare un frammento di un articolo.

Non citerò l’autore, lascio a voi scoprirlo.

La ragione per cui porto all’attenzione degli scettici della Epinay il brano che seguirà è semplice: la Epinay rappresenta il tentativo di unire in un unico partito tutti coloro che hanno medesime sensibilità sociali e politiche e, per quanto ci riguarda, la voglia di riscoprire il valore socialismo democratico.

Ieri ho citato il seminario del 3 luglio 2009 che si svolse a Roma, seminario che raccolse attorno ad un documento elaborato da Migliore, un ampio consenso e che si proponeva di riunire in un unico partito “il meglio del pensiero e della tradizione socialista , ambientalista , laica etc.”
Insomma qualcosa che si avvicina nelle finalità alla nostra Epinay.

E ora ecco il frammento dell’articolo promesso:

“Sinistra e LIbertà è qualcosa di più di un cartello elettorale. Raccoglie forze che guardano al Manifesto del Partito Socialista Europeo, che sono omogenee in alcuni caratteri fondanti come la laicità e la rivendicazione di una nuova stagione per i diritti civili, la lotta al precariato e per un nuovo Welfare. Non è ancora un progetto politico per quanto siamo tutti convinti della necessità di una nuova sinistra in Italia.”

“Sono convinto che dopo giugno il tema del partito della sinistra democratica , riformatrice e SOCIALISTA sarà ai primi posti dell’agenda politica. LA STAGIONE DEGLI IBRIDI E DELLE FUSIONI A FREDDO, DEL NUOVISMO FINE A SE STESSO STA TRAMONTANDO.”
“Vogliamo batterci perché gli italiani siano più liberi. Siano liberi dalla paura che attanaglia le società multietniche contemporanee assicurando controllo del territorio e integrazione. Liberi dal bisogno e dalla paura del futuro che la crisi economica ha riportato al centro dei pensieri delle famiglie. Libertà e giustizia sociale sono da sempre le bandiere della sinistra e del movimento socialista.”

Per vari motivi il progetto non ebbe seguito, ma se ora con la Epinay si prova, in forma diversa e con altri interlocutori eventualmente disponibili, a rilanciarlo non come semplice alleanza elettorale, ma come autentico progetto politico affermando la volontà di costruire un forte partito socialista e democratico in Italia, non ci si dovrebbe esercitare nella ironia un tanto al chilo, come direbbe Craxi, ma si dovrebbe essere coerenti con quanto si affermò alcuni anni fa sopratutto di fronte alla catastrofe politica della sinistra e dei socialisti italiani.

Aldo PotenzaPresidente Associazione Socialismo XXI