RIMINI 2019. TEMPO SCADUTO PER I PARTITI SENZ’ANIMA E SENZA IDENTITA’

L’ 8 – 9 e 10 febbraio a Rimini molti socialisti un pò avanti con gli anni, reduci ma ancora combattenti, si ritrovano per costruire un percorso simile a quello che a Epinay portò alla ricostruzione del Partito socialista francese agli inizi degli anni ‘70.

So bene (ci ho pensato bene anch’io) alle difficoltà che abbiamo, alla damnatio memoriae che ci ha colpito, alla diaspora che ci ha per tanti anni diviso.

Il percorso è complesso!

Vedo però sempre più in questo clima di odio pericoloso e di cupio dissolvi che agita la nostra comunità (ma non solo) il bisogno di ritrovare punti fermi, idee guida, fiducia costruttiva.

Il bisogno di ancorarsi a solide tradizioni che vanno ovviamente riviste ed aggiornate perché il nostro mondo, quello in cui siamo cresciuti nelle nostre convinzioni politiche, è molto cambiato. Rimini è un momento di approfondimento: ci torniamo non a caso 37 anni dopo quella straordinaria Conferenza sui “Meriti e sui Bisogni” che ancora oggi conserva grandi motivi di attualità.

Non ci saranno grandi personaggi del passato ma persone “normali” che amano il socialismo e non accettano di vedere l’Italia ridotta in questo stato.

Pensiamo a 300/400 persone che stanno lavorando a ricostruire una area socialista ancora utile al Paese e soprattutto ai nostri giovani. E che data l’età non possono che consegnare ai giovani adulti il compito di questo lavoro.

Anche il mondo cattolico sta lavorando in modo alacre per un progetto di ricostruzione della propria casa politica. E anche questa è cosa positiva. Penso sia finita la ubriacatura della ricerca di partiti nuovi, padronali o nati da fusioni a freddo e senza anima perché senza identità.

Ai populismi nazionalisti, alle spinte che minano la pace stessa in Europa, penso che la risposta stia nell’aggiornamento le buone tradizioni politiche. Tra cui quella socialista.

Ecco perché spendere almeno due giorni del proprio tempo a Rimini.

Un caro saluto

Alberto Leoni