UN METODO ILLEGITTIMO E INCOSTITUZIONALE NON PUO’ ESSERO EQUO

di Felice Besostri |


AVESSERO FATTO LA RIDUZIONE E CONTESTUALMENTE ABROGATO  LA LEGGE DEL 1965 POTEVO DARE UNA CREDIBILITA’ A QUELLO CHE SI E’ FATTO.


La sovranità del Parlamento che invoca il Zorzetto si esprime solo con la legge è questo che ho sempre sostenuto in sede di audizione parlamentare, quindi non ho cambiato opinione. L’autodichia come  è stata estesa dal 1996 è contro la Costituzione come ha deciso La Corte Costituzionale nel 2017 con la sentenza Lorenzoni. Le indennità e gli altri ammennicoli compresi i vitalizi sono regolati in violazione dell’art. 69  Cost.

Gli artt. 23 e 53 Cost, sono norme cardine, specialmente il primo che ha le sue radici nell’abbattimento delle monarchie assoluto, con il RE ex legibus solutus. Non voglio restaurarlo con gli Uffici di Presidenza  delle Camere, perché non potremmo liberarcene più. Con un Re basta una ghigliottina una sola volta.

L’Ufficio di Presidenza della Camera è presieduto dal Presidente della Camera ed è composto da quattro Vicepresidenti, dai tre Questori, da almeno otto deputati Segretari ora sono 10. Il Consiglio di Presidenza del Senato eguale, in totale 36: una strage!

Gli Uffici di Presidenza non sono espressione dl Parlamento ma dei partiti che li hanno composti; partiti contro o quantomeno al di fuori dell’art. 49 Cost. Constitutio suprema lex esto  la sua violazione è l’inizio della degenerazione democratica anche se il risultato rende felice Zorzetto, che non ne è il custode o il supremo regolatore: proprio la lettura della sentenza da lui invocata, gli da torto, tanto che stata invocata nei ricorsi.

Ci sono vari modi per attentare alla Costituzione: alla Berlusconi, alla Renzi-Boschi e con la demagogia.

Auguri, chi si accontenta gode e non è prevista l’esecuzione in pubbliche piazze degli ex parlamentari e dei loro coniugi superstiti.