LA QUESTIONE SOCIALE 1.0

di Marzia Casiraghi

Il tema “Questione Sociale” dovrebbe rivestire un punto cardine per ogni partito politico.

Lo è stato senza dubbio per il Socialismo.

Nel nostro programma intendiamo ricreare quello stato sociale o welfare, che in questi anni è stato praticamente distrutto, facendo crollare istituzioni che noi tutti abbiamo sempre rispettato : famiglia, scuola, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

L’obiettivo primario deve essere quello di aprire dei PUNTI DI ASCOLTO dove i cittadini possono rivolgersi per avere risposte ai loro problemi : salute, lavoro, assistenza.

Viviamo momenti dove in molti casi mettere insieme il pranzo con la cena risulta miracoloso, figuriamoci poi quando ci si trova davanti alla scelta tra portare il pane in tavola o curarsi. Ci sono famiglie che non possono permettersi di far curare i denti ai propri bimbi. Fare degli esami diagnostici, quasi impossibile con le liste d’attesa esistenti. I medicinali, anche quelli salvavita, sempre più costosi. E l’esito della compressione dei redditi perseguita in questi ultimi trent’anni. Il disagio è alle stelle.

Gli anziani sono sempre più soli, e non si possono obbligare ad usare i moderni mezzi d’informazione, in molti casi non sarebbero in grado di farlo.

La carenza di asili Nido, per le donne con figli che lavorano è un altro tema scottante.

Nei nostri Punti D’Ascolto cercheremo di dare loro queste risposte in modo concreto.

Esiste ed è sempre purtroppo più attuale il tema delle donne violate. Cercheremo di dare loro assistenza con l’aiuto di esperti. Sarebbe molto bello, poter creare degli alloggi, dove le madri con figli, che per sicurezza vengono allontanate da casa, potessero tenere compagnia agli anziani soli. Ritrovando  quella sicurezza che le ha private di ogni loro punto fermo.

Altro problema quello di chi rimane senza casa. Non sapendo dove sbattere la testa anche per mancanza di soldi.

Un’assistenza a tutto tondo nel sociale insomma, senza dimenticare gli ultimi, coloro  cioè che hanno scontato una detenzione. Sarebbe compito dello stato cercare di reinserirli nella società ma questo non succede mai, è sempre un problema dei volontari.

Ancora oggi nelle città e nei paesi d’Italia esistono migliaia di circoli, società cooperative, società del mutuo soccorso il cui scopo originale, dare per l’appunto sostegno ai più deboli, è ormai svanito, nella maggioranza dei casi si sono trasformati in semplici bocciofile con annesso bar-ristorante e non sempre gestito secondo canoni di solidarietà sociale. Dobbiamo rientrare in queste strutture, con l’obiettivo di farle tornare ad essere associazioni che facciano del mutuo soccorso la loro ragione sociale. Oggi lo stesso sindacato ha difficoltà ad intercettare quella parte della società che è stata esclusa dal mondo dei lavori, dobbiamo costruire un progetto per la loro rinascita. Partendo magari da alcune esperienze di solidarietà attiva che si sono costituite in alcune parti d’Italia e che in molti casi sono vicine a noi socialisti, un esempio per tutti la Ristorazione Sociale degli Orti di Alessandria.

Sono esperienze che hanno creato posti di lavoro dignitosi e aiutato fasce sociali molto marginali, vanno sviluppate e promosse. Serviranno certamente volontari che siano disponibili ad impegnarsi, io credo che sarà un compito difficile si ma non impossibile.

Per tutte le problematiche legate alla salute contatterò medici che conosco che fanno già volontariato o operano presso strutture Sociali. La speranza è di riuscire a creare al più presto questi Centri, prima lo faremo prima potremo essere utili.