LA FLAT TAX PROGRESSIVA

di Renato Costanzo Gatti – Socialismo XXI Lazio |

La legge delega approvata ieri dal parlamento, per quanto riguarda l’IRPEF, prevede la riduzione da quattro a tre scaglioni con l’obiettivo di arrivare ad una aliquota unica nel rispetto della progressività richiesta dall’art. 53 della Costituzione.

Precisiamo, innanzitutto, che la progressività riguarda solo i lavoratori dipendenti, i pensionati e, per ora, gli autonomi con fatturato superiore agli 85.000€; tutti gli altri redditi sono e continuano ad essere tassati con sistema proporzionale e non progressivo.

Ieri sera, a In onda, Ferruccio De Bortoli faceva notare che tendere ad una aliquota unica nel rispetto della progressività è un ossimoro, ed anzi ci sarebbero seri dubbi di infrazione della costituzione. In effetti la cosa è strana, ma vi dimostrerò che la flat tax progressiva non è una contraddizione in termini ma una presa in giro dei contribuenti lavoratori e pensionati.

Vediamo allora, per tre livelli di reddito (15.000, 50.000 e 100.000 €) come funziona oggi, a quattro scaglioni, la imposizione progressiva:

Scaglioni1500050000100000
DaAAliquotaImponib.ImpostaImponib.ImpostaImponib.Imposta
01500023%15.0003.45015.0003.45015.0003.450
150002800025%0013.0003.25013.0003.250
280005000035%0022.0007.70022.0007.700
50000oltre43%000050.00021.500
Totale  15.0003.45050.00014.400100.00035.900
%   23,00% 28,80% 35,90%

Ora vediamo come si può attuare una flat tax progressiva; se dai redditi si detrae un importo uguale per tutti, ad esempio 7.000€ considerati come no tax area, ed applichiamo all’imponibile così calcolato una aliquota pari a quella applicata agli autonomi pari al 15%. Otteniamo il seguente risultato:

DescrizioneImponibili
Reddito15.00050.000100.000
Detrazione7.0007.0007.000
Imponibile8.00043.00093.000
Flat tax 15%1.2006.45013.950
% su reddito8,00%12,90%13,95%

Come si vede, applicando una aliquota piatta, con questo sistema si ottiene una imposta progressiva, ma se guardiamo al gettito si perdono milioni di euro; nel nostro esempio il gettito odierno sarebbe (3.450+14.400+35.900= 53.750) mentre con la flat tax progressiva il gettito sarebbe (1.200+6.450+13.950= 21.600) meno della metà. Certamente allora si dovrà agire sull’importo della detrazione e sull’aliquota flat per non avere un tracollo nel gettito. Proviamo allora a diminuire la detrazione a 100€ e contemporaneamente ad aumentare l’aliquota della tassa piatta al 32.5%; con questi dati non abbiamo perdita di gettito ed abbiamo una progressività (estremamente flebile) ma massacriamo il reddito da 15.000€,  non danneggiamo il reddito da 50.000 e facciamo un regalo a quello da 100.000.

DescrizioneImponibili
Reddito15.00050.000100.000
Detrazione100100100
Imponibile14.90049.90099.900
Flat tax 32,5%4.84316.21832.468
% su reddito32,28%32,44%32,47%

Ho l’impressione che la strada imboccata dalla legge delega sia una gran presa in giro, o per il pericolo di una perdita di gettito, o per un inganno fatto ai contribuenti dell’Irpef che continuerebbero a pagare come prima (peggio di prima per i più poveri), con la stessa progressività (se non peggio) di prima. Con questa proposta i lavoratori dipendenti e i pensionati continuerebbero ad essere tassati con progressività (anche se con aliquota piatta) mentre gli avvocati, i commercialisti, i negozianti pagherebbero una vera tassa fissa al 15%; paperon dei paperoni continuerebbe a pagare il 26% e il mio idraulico continuerebbe ad evadere tranquillamente.