ED IO DICO: VIVA IL SOCIALISMO ITALIANO!

di Emanuele Macaluso |

EM.MA in corsivo 13 Dicembre 2018 |

Su “La Repubblica” s’è potuta leggere ieri una lettera del signor Gianfranco Giannetto il quale ricorda che, in “tempi di nazionalismi ed egoismi”, nell’inverno ‘19-‘20, Vienna “era in miseria, lunghe file davanti ai dormitori pubblici e alle mense benefiche…i bambini denutriti vittime di malattie. I sindaci socialisti di Milano e Bologna organizzarono dei treni carichi di viveri. Tornarono con centinaia di bambini viennesi. Furono sei mila ospitati in Italia”.

Corrado Augias, rispondendo alla lettera, ha pubblicato quel che, in quella occasione, scrisse la rivista “Il Comune di Bologna”. Ecco: “La delegazione bolognese lasciò Vienna il 29 dicembre e la mattina di giovedì 1 gennaio 1920 giunse nella nostra stazione il treno speciale recando 640 bambini viennesi ospiti dei Comuni di Bologna, Reggio Emilia e Ravenna e delle locali organizzazioni operaie. Erano alla stazione, per ricevere i piccoli viennesi, i dirigenti della Camera del Lavoro.

Erano pure intervenute, con bandiere, le rappresentanze delle organizzazioni operaie, alcune fanfare e bande municipali. I presenti hanno salutato con fragorosi evviva i piccoli viennesi, i quali accompagnati da apposito personale di assistenza furono fatti salire in diversi camion e condotti a fare il bagno nello stabilimento di Porta Galliera e nelle scuole di via Zamboni. A mezzogiorno tutti i bambini viennesi hanno gustato insieme una calda refezione. I piccoli ospiti si mostrarono contenti di essere venuti in Italia e grati della generosa e affettuosa accoglienza ricevuta”.

Joseph Roth, scrittore da me amato e giornalista mitteleuropeo, in quella occasione scrisse un articolo – “Bambini a Milano” – raccontando la loro partenza da Vienna e come vissero la vicenda i loro genitori che alla stazione li salutarono. Un articolo commovente che lessi nel suo libro “Bolle di sapone”. L’ultimo rigo dell’articolo dice: “Il treno parte per Milano, la città mera-meravigliosa”.

Questa è anche la storia del socialismo italiano. Negli Anni Cinquanta i bambini dei “bassi” di Napoli, anche loro denutriti, furono ospitati dai mezzadri emiliani e nelle colonie estive di quella Regione su iniziativa del Pci e sulla scia della storia del socialismo.
Oggi si vuole cancellare proprio quella storia.
Ed io dico: Viva il Socialismo italiano!