RICORDO DEL CILE NELL’UTOPIA DELL’IDEALE

di Franco Astengo |

Quarantasette anni fa l’11 settembre 1973 in Cile il golpe fascista sostenuto dall’amministrazione USA, presidente Richard Nixon segretario di stato Henry Kissinger, pose fine al Governo democraticamente di Unidad Popular guidato dal socialista Salvador Allende. Un’esperienza politica avanzata di democrazia e socialismo, quella di Unidad Popular, che avrebbe potuto cambiare il corso della storia del Cile, avere ripercussioni internazionali, essere d’esempio per diversi altri Paesi del mondo.

Il ricordo di quel fatto deve farci riflettere ancor oggi nel momento in cui le sinistre sembrano essersi ritratte dalla lotta politica.

L’11 settembre 1973, il giorno della caduta avvenuta a mano armata con l’assassinio del “Compagno Presidente” rammenta il giorno di una sconfitta.

Evochiamo allora una sconfitta come quella subita dai compagni cileni.

Una sconfitta da ricordare perché la vittoria non si può misurare unicamente dai principi stabili che essa ha raggiunto.

E’ dalla sconfitta, invece, che ci viene indicato come accrescere la forza con la quale il pensiero ci assegna una nuova meta”.

Finché i popoli continueranno a lottare, là ci sarà un’idea di riscatto sociale e di rivoluzione politica e torneremo ad avere di fronte il traguardo dell’uguaglianza e della giustizia.