DISCARICA ROMA MONTE CARNEVALE: SE I RIFIUTI FOSSERO UNA RICCHEZZA?

di Christian Vannozzi |

Nel Municipio XI, nella zona periferica di Piana del Sole i cittadini sono sempre più preoccupati per la possibilità, un giorno esplicita e un giorno remota della sindaca Virginia Raggi per la costruzione di una discarica che renderebbe la situazione del quartiere ancora più grave di quanto non lo sia già.

Piana del Sole, è ormai da quasi due anni tagliata fuori dalla Roma Fiumicino a causa dell’inagibilità di un ponticello che la collegava all’autostrada. Per raggiungere questa frazione di Roma, dipendente dal Municipio XI, occorre infatti passare esclusivamente per la via Portuense e poi girare verso Maccarese, passando per i territori di Latte Sano. Stradina piccola e la mattina molto trafficata dai numerosi camion che fanno questa tratta, nonché dai trattori e dai mezzi da lavoro delle varie fattorie e zona arate che rappresentano la particolarità del territorio.

Come se ciò non bastasse, la strada ormai chiusa è diventata una discarica a cielo aperto, come lo sono diverse zone di piana del Sole, il tutto davanti al totale silenzio del Municipio che viene rappresentato dalla Sindaca, la quale probabilmente non è neanche a conoscenza delle vicissitudini che incorrono nel territorio che si trova anche spesso privo dell’illuminazione pubblica nonché di un servizio di bus scadente che passa in media ogni ora (linea 701).

Per ovviare l’amministrazione ha potenziato, con delle navette, il collegamento ferroviario verso la Stazione di Trastevere e la Stazione Ostiense, trascurando però gli uffici pubblici, tra cui il municipio e l’Inps, che non sono facilmente raggiungibili con il treno ma solo con la linea 701, che passa ormai ogni ora, come se fosse una corriera Cotral.

A tutto questo si aggiungerebbe, con l’approvazione della Regione Lazio, la creazione di una discarica che renderebbe l’aria inquinata e non molto respirabile, tutto a discapito di cittadini che pagano come il resto dei romani,s e non di più, le proprie tasse, usufruendo però di servizi ridotti all’osso.

Purtroppo le amministrazioni italiane sembrano non accorgersi della ricchezza che possono dare i rifiuti, grazie al riutilizzo e alle varie trasformazioni che questi possono avere. In diversi Paesi i rifiuti si comprano e generano ricchezza, da noi si buttano, si distruggono o si vendono ad altri, il tutto seguendo una qualche oscura alchimia che farà sicuramente arricchire qualcuno ma non la maggioranza.

Vediamo cosa si può fare veramente con i rifiuti. Prima di tutto il saper riutilizzare gli scarti di vario tipo fa diminuire l’inquinamento e il problema dello smaltimento. In questo modo si avranno strade più pulite, aria meno inquinata e soprattutto meno discariche, in quanto queste diverrebbero col passare del tempo inutili per la quasi totalità dei rifiuti.

La lavorazione di questi genererebbe poi posti di lavoro e investimenti da parte degli imprenditori che, se sostenuti dallo Stato o dal Comune con sgravi fiscali e sovvenzioni, fiuterebbero l’affare facendo diminuire la disoccupazione e rigenerando alcune materie prime da rivendere poi alle industrie del nostro Paese senza doverle ogni volta comprare dagli altri Paesi. Certo servono degli investimenti iniziali e per questo ci vuole un po’ di coraggio da parte dei Governi Statali e Comunali, ma come ben si capisce i vantaggi economici e sociali, nonché ambientali, nel lungo periodo saranno enormi.

L’invito è quello di trasformare un rifiuto in un tesoro, come stanno facendo diversi Stati nel mondo e come noi, grandi consumatori e grandi creatori di rifiuto, dovremmo fare.