L’ULTIMA BATTAGLIA DI BESOSTRI «ILLEGITTIMA LA SOGLIA ALLE EUROPEE»

di Pietro De Leo – Il Tempo |

Una vita in trincea «sono già riuscito a far annulare alla Consulta sia l’Italicum che il Porcellum. E anche il Rosatellum corre dei rischi»

Una battaglia giuridica contro la soglia del 4% per le elezioni al Parlamento Europeo. E’ quella che porta avanti l’Avvocato Felice Besostri. Già senatore per cinque anni con i Ds nella componente socialista, sono notissime le sue controversie legali – vinte – contro Porcellum e Italicum.

Avvocato Besostri, ora contro la soglia di sbarramento per Strasburgo. Perché?

«Il mio ricorso non è per capire se la soglia del 4% sia o meno conforme alla Costituzione. Su questo tema, la Consulta si è già pronunciata in senso affermativo, a seguito di una ordinanza del Consiglio di Stato. Il tema, in questo caso, è la conformità rispetto al Trattato di Lisbona».

Perché?

«Il trattato istitutivo della Comunità europea diceva che il Parlamento europeo rappresentava i popoli degli Stati membri, dunque ogni Paese poteva avere dei margini di discrezionalità nello stabilire come far rappresentare i loro popoli. Tradotto: potevano decidere se mettere o no la soglia. Con il trattato di Lisbona, invece il Parlamento rappresenta direttamente i cittadini dell’Unione. A questo punto, non è che contestavo la soglia in sé, ma una soglia disuguale. Sarebbe come se, in una legge elettorale nazionale per le Camere, ogni regione scegliesse lo sbarramento che ritiene opportuno».

Quindi però il tema, secondo la sua ottica, non è solo italiano.

«No, ma ognuno deve far valere il principio nel proprio Paese. Soglie d’accesso non ve ne sono in molti Paesi, anche tra i più importanti, come Regno Unito, Germania, Spagna».

Il Tar, però, ha respinto il suo ricorso, con una motivazione solo di diritto italiano e non di diritto europeo.

«Ho già fatto ricorso al Consiglio di Stato, è già stato assegnato il numero di ruolo».

Perché lei fa questa battaglia?

«Beh, io sono quello che è riuscito a far dire, per la prima volta, che le leggi elettorali devono essere conformi alla Costituzione. Ho contribuito a far annullare il Porcellum e l’Italicum dalla Corte Costituzionale. E adesso davanti a tre Tribunali, che ancora non hanno deciso, pende il quesito se anche il Rosatellum sia conforme o meno alla Costituzione».