LEGGE ELETTORALE: RESTITUIRE IL DIRITTO DI SCELTA AGLI ELETTORI

di Silvano VeroneseVice Presidente di Socialismo XXI |

Battersi per una legge effettivamente rappresentativa e perciò “proporzionale” senza soglia e con le preferenze e che non discrimina tutta una serie di partiti c.d. minori con meccanismi insensati tipo i “piccoli collegi” alla spagnola, rappresenta una grande e sana battaglia politica che “Socialismo XXI” deve portare avanti (possibilmente non da solo) nel Paese e fra la gente comune a cui sfuggono certi pericoli per la democrazia.

Dopo il voto dell’altro ieri in Parlamento del ddl costituzionale di riduzione del numero dei parlamentari (ma non dei loro benefits), l’ipotesi ventilata da ambienti della nuova maggioranza di favorire una nuova legge elettorale che, per contenere il possibile proporzionale, dovrebbe fissare una soglia minima del 5 % per ottenere seggi, produce notevolmente gli spazi di rappresentanza a pochissimi partiti a scapito di più partiti (quelli minori). Per di più si parla di ridefinire i collegi elettorali portandoli, come in Spagna, a piccole dimensioni con pochi deputati da eleggere e non si parla di recupero dei “resti” a livello nazionale o interregionale.

Così facendo molti, ma molti, voti (e votanti) resterebbero privi di rappresentanza in parlamento, con tanti saluti al criterio (o al valore) della rappresentatività delle due Camere. Un “vulnus” per la democrazia rappresentativa che non può essere sottovalutato così come è stato invece sottovalutato l’aspetto della riduzione dei parlamentari senza che ci sia nel contempo la volontà di riformare i regolamenti di funzionamento delle due Camere che già oggi lavorano e legiferano poco per interminabili lungaggini procedurali che producono via via scarse le presenze ai lavori di deputati e senatori un domani ciò potrebbe procurare ulteriore criticità’ mettendo così – più di ora – l’azione legislativa nelle mani del Governo e marginalizzando il ruolo del Parlamento che dovrebbe rappresentare invece la “sovranità popolare” (come da Costituzione).