PENSIERI IN LIBERTA’

di Bruno Lo DucaSocialismo XXI Verbania |

Se le cose stanno così, siamo arrivati più rapidamente di quanto si credeva all’ennesima “caduta verticale di una stella”. Questo è oggi la politica: ti osanna in poco tempo e poi ti fa sprofondare, anche perché esageri e fai lo sbruffone, certo che ormai tutto ti sia concesso.

Non possiamo che essere contenti di come la situazione sia incredibilmente precipitata. Ci toglie un macigno, che rischiava di sotterrarci tutti.

I 5 stelle hanno perso la metà dei loro consensi rispetto alle elezioni del 2018 e ora devono pietire l’aiuto dei “nemici” per potere stare a galla; peraltro la pletora dei loro parlamentari c’è ancora e voterà disciplinatamente.

La nuova Lega “blu e nazionale” è miseramente naufragata. Per il sud, oltre ai risultati evanescenti della sua politica, l’accusa di Nicola Morra contro un Salvini (con rosario esibito) eletto a Reggio Calabria con i voti della ‘ndrangheta può ora fare una differenza significativa.

Per il nord, che ha visto pochi risultati, la caduta del Governo rimette in alto mare la decisione circa l’assurda autonomia differenziata, rimasta a metà.

L’intervento di Flavio Tosi sembra voler fare riemergere una Lega padana, che era scomparsa anche nel colore delle sue divise. Ma, gioco forza, sarà una Lega nord più debole sul piano elettorale e molto meno incisiva nelle situazioni locali non “nordiste“.

Ciliegina sulla torta: l’amore sbocciato tra Salvini e la destra estrema e pericolosa va a carte 48. Difficile pensare a un qualche ripescaggio da quei 4 scalzacani imborghesiti ancora sulla scena, come Fratelli d’Italia.

E, allora, soluzione governativa a parte, lo scenario si apre/si aprirà/si potrebbe aprire anche abbastanza presto, con una proposta politica discutibile, ma chiara e papabile. Allora, forse, una certa schiarita a sinistra ci sarà e potrà dirottare su di sè voti, anziché vederli perdersi in un astensionismo più massiccio dell’attuale (ipotesi non impossibile).