SOCIALISMO XXI PER L’OGGI E PER IL DOMANI

di Antonino MartinoCoordinatore Segreteria Socialismo XXI

Ieri sono stato, assieme al presidente Aldo Potenza, a nome di Socialismo XXI al congresso di Articolo Uno che si è chiuso oggi.

Ho portato i saluti ed il contributo politico della nostra associazione.
Ho ascoltato la relazione di Speranza  che ha evidenziato tutti i limiti, fortissimi, della lista in cui si troverà a convergere chi si riconosce nel partito del Socialismo Europeo. Come pure è da apprezzare l’intedimento dei compagni di Articolo Uno di non rientrare nel Pd ed anzi di lavorare ad una forza autenticamente socialista. Quello che mi pare ad oggi manchi però, è l’individuazione esatta della fase politica in cui ci troviamo.

Nessuno ha rendite di posizione da far valere, occorre ricostruire tutto da zero, non ci sono forze politiche che da sole possano assumersi l’improbo compito di ricostruire,  una forza politica del Socialismo del XXI secolo.
Per dirla con una metafora canora: nessuno può dire Marlena torna a casa, ma piuttosto serve riscoprire Giorgio Gaber con il suo libertà è partecipazione.
E’ solo infatti, con un processo costituente, una Epinay del Socialismo Italiano, dove si arrivi ad un congresso di tutti coloro che sono interessati all’obbiettivo, dove tutti i soggetti politici, sociali, associativi, partano con la stessa legittimità, che si può arrivare a costruire un partito dove nessuno si senta ospite e tutti si sentano protagonisti perchè effettivamente sovrani su tutti i processi decisionali, politici ed organizzativi.

Socialismo XXI, persegue testardamente questa strada, forte di un programma minimo che abbiamo messo a disposizione di tutta la sinistra socialista e democratica nel nostro paese.
Il nostro programma parla anche di Europa, strumento utile a chi voglia oggi portare una voce competente e forte dentro il gruppo a cui anche noi ci sentiamo di riconoscerci, come dice il nostro statuto quello del partito Socialista Europeo. Pse che, come dice Speranza, non è esente da errori, di sicuro non lo è stato negli ultimi venti anni e che deve trovare proposte innovative anche costruendo ponti con le forze migliori che stanno al di fuori di esso nel campo della sinistra socialista democratica e dell’ambientalismo.

E’ giusta l’impostazione di Speranza di voler tenere uniti coloro che fanno del Pse il loro riferimento politico, spece in una fase in cui il Psi pare prendere la strada di un accordo con i liberali dell’Alde, ma serve farlo su basi programmatiche solide e partecipate, come abbiamo provato a fare noi a Rimini e come stiamo provando tutt’oggi a procedere, trasformando gli enunciati programmatici in proposta politica quotidiana.

Penso che su questa strada, potranno esserci compagne e compagni, che si riconoscono nella lista unitaria di coloro che fanno parte del Pse disposti a lavorare con noi per dare forza ad una prospettiva programmatica che parla di Europa da cambiare in senso Socialista.

Lo auspichiamo e ci lavoriamo, sapendo che Socialismo XXI, è oggi soggetto piccolo ma centrale, avendo noi costituito un primo, piccolo, ma importante passo: quello di aver fatto partecipare il popolo Socialista alla costruzione di un programma politico minimo per ricostruire una forza del Socialismo del XXI secolo in questo paese.