MIGRAZIONI E RAZIONALITA’

di Dario Allamano

Vorrei provare a discutere della questione migranti usando i canoni della razionalità.
Premesso che quella che stiamo vivendo è un’epoca che ha pochi raffronti con il passato, forse l’unico periodo storico che si potrebbe prendere a paragone è quello della fine dell’Impero Romano, con i barbari alle porte.
La questione migranti va perciò affrontata tenendo ben presente che stiamo parlando di popoli interi che si muovono e che cercano soluzione ai loro gravissimi problemi nel continente più vicino, l’Europa, e che l’Italia è un lungo molo proteso nel Mediterraneo.
Sono trentanni che il fenomeno è evidente. Dalle prime migrazioni dall’est europeo e dal naufragio di Porto Palo del 1996.

Una delle critiche che si deve fare a chi ha governato il ventennio passato (tutti, nessuno escluso, Lega compresa) è non aver voluto affrontare le questioni partendo dai problemi che li originavano.
In molti casi l’occidente ha anzi peggiorato condizioni già molto gravi, basti pensare alla pessima gestione del crollo del comunismo, o alla guerra irakena o a quella libica.

In Italia poi si è scambiato la gestione delle migrazioni come un buon affare, ma questo è un altro discorso, che affronterò in altra occasione.
Siamo in una condizione difficilissima, ma solo la ragione ci può aiutare ad uscirne, non la propaganda.

Secondo me la questione migrazioni va suddivisa in quattro passaggi:
1- Accoglienza
2- Integrazione
3- Sicurezza e rispetto delle norme del paese ospitante
4- Piano per il progresso dei paesi d’origine.

L’accoglienza è un principio che per dei socialisti deve essere naturale, se il socialismo è la solidarietà verso chi è più debole questo valore non può essere negato, il negarlo equivale a dichiararsi non più socialista.

L’integrazione va valutata avendo ben presenti le situazioni economiche e sociali esistenti.
L’incapacità dei Governi del passato (sia quelli del PD sia quelli Lega-ForzaItalia) di affrontare e risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani, rende difficile oggi integrare nuovi cittadini, ma è un problema a cui non possiamo sfuggire, né noi italiani né l’Europa.
Un modo per finanziare un piano di accoglienza europeo esiste, togliere ai Paesi che rifiutano la collaborazione, a partire da quelli di Visegrad, i Fondi Europei, per utilizzarli a sostegno di piani di chi è disponibile, a partire da un concreto aiuto all’Italia che, comunque, si è fatta carico quasi da sola dei problemi.

La garanzia della sicurezza è un compito che spetta ai Ministri dell’Interno e della Giustizia.
La sicurezza è però una medaglia a due facce.
Occorre esigere dagli immigrati il rispetto delle leggi italiane, a partire dal rispetto della parità tra uomo e donna, ma nel contempo i Ministeri debbono lanciare una battaglia, senza se e senza ma, alle mafie che gestiscono le tratte dei migranti, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione.

Infine occorre mettere in campo tutte le risorse possibili per un vero Piano Marshall per l’Africa, piano che deve far superare il metodo colonialista (che ancora persiste) di sfruttamento delle ricchezze africane, un piano che sappia redistribuire i proventi secondo equità ed infine che sappia fare pulizia di tutte le autocrazie ed i caciccati che ancora comandano in Africa.

Sono questioni epocali, che vanno affrontate ben consapevoli degli errori gravissimi fatti in questo trentennio, e che i tempi non saranno brevi, ma solo una politica che sappia fare prevalere la Ragione contro chi usa la Demagogia e le falsità, potrà consentire all’Europa ed all’Africa di progredire in Pace, e questa politica ha un nome solo: Socialismo Democratico!