GRECIA: UN’APOCALISSE NELL’APOCALISSE

di Ivana Fabris

La Grecia brucia e i morti accertati in questo momento, sono 74 ma si teme supereranno il centinaio.
La gente è scappata verso il mare. Viene soccorsa solo dopo ore dai mezzi della Guardia Costiera perchè non sono sufficienti.

I cadaveri sono ovunque, anche in mare.
Bambini ripescati e nessuna ONG a soccorrerli.
Nessuno della UE, a parte le ipocrite e squallide parole di circostanza di Juncker unite alle sue vergognose e colpevoli condoglianze, si preoccuperà di aiutare la Grecia.

PIÙ NESSUNA UMANITÀ per la Grecia.

Le immagini e le notizie spezzano il cuore.
Si ha la consapevolezza che su questo popolo già annientato dalla ferocia della UE, si sta abbattendo una nuova tragedia che, oltre ai morti, nella disperazione seminerà altra disperazione tra chi, con l’incendio della propria casa, ha perso TUTTO.

E non è difficile immaginare che uno Stato, ormai depredato e saccheggiato dalla canea barbarica in giacca e cravatta calata dal nord Europa, reso solo colonia dei ricchi paesi europei con le loro fameliche banche, oggi NON abbia mezzi a sufficienza per fronteggiare questo inferno sceso in terra.

Quando tutto ciò che è pubblico soccombe progressivamente e inesorabilmente sotto ai colpi delle élite mondialiste finanziarie, a queste non importa minimamente di chi vive e chi muore.

Per quattro sporchi denari svendono la vita delle persone alla privatizzazione selvaggia.
Conta solo che i profitti continuino ad essere garantiti a lorsignori criminali, anche a costo di vite umane.

Profondo dolore per i nostri fratelli greci.
Piangiamo con loro la loro stessa disperazione.
Ma non basta e non serve più.

Se vogliamo davvero aiutarli, adesso serve fare immediatamente nostra la loro storia e obbligare chi in Italia continua a temere il ritorno della piena sovranità degli Stati nazionali e a piagnucolare ipocritamente di voler riformare l’Unione Europea, a guardare bene in faccia i morti e il massacro che questa perversa macchina da guerra che è la UE, sta generando ormai da anni.