LIVORNO 24 MARZO 2018

di Aldo Potenza

Pochi giorni ci dividono dall’appuntamento di Livorno.
Dopo tanti interventi dovrebbe essere chiaro l’intento dei compagni che lavorano per il successo dell’iniziativa e di coloro che generosamente e con grande entusiasmo hanno aderito.
Malgrado due mesi di comunicati, di interventi, di chiarimenti, c’è ancora qualcuno che vorrebbe che a Livorno si affermasse la volontà di costruire un socialismo adeguato ai tempi, ma possibilmente senza i socialisti.

Così nascono formule varie , ma nessuno che si interroghi perché in questi circa 25 anni di scomparsa di una incisiva forza socialista, sono nati i Pds, i Ds, i pd, e tanti altri, ma ancora nessuno abbia scelto il socialismo come stella polare.
Oggi sono in tanti a osservare che sono nati partiti senza cultura comune, contenitori di vari orientamenti culturali che oltre a perseguire l’obiettivo del successo elettorale, non riescono ad elaborare un orizzonte politico diverso da quello egemonizzato dal neoliberismo della scuola di Chicago, magari edulcorato con terze vie che hanno inaugurato ciò che argutamente è stato definito neoliberismo progressista.

Noi a Livorno non vogliamo inaugurare un socialismo nostalgico, non intendiamo chiuderci in un recinto identitario incapace di dialogare con chi ha compiuto esperienze diverse e nemmeno pensiamo che siano sufficienti le conquiste e le esperienze del passato ad affrontare le sfide che il mondo globalizzato, quelle dell’appartenenza all’Ue, i cambiamenti culturali e sociali intervenuti e, ora, le nuove frontiere dell’economia 4.0.

Sappiamo che, come disse Nenni, all’inizio degli anni ’80, anche adesso come sempre, è indispensabile rinnovarsi per non perire.
Ciò non vuol dire annacquare la nostra cultura in un indistinto contenitore, ma affermarla attraverso una continua e forte iniziativa culturale e politica che sappia conquistare un nuovo spazio nel nostro Paese.
Ecco l’obiettivo dei socialisti a Livorno!