BESOSTRI ANTITALIKUM: “IL ROSATELLUM E’ L’ENNESIMA LEGGE ELETTORALE DI NOMINATI”

LA SCELTA DEI RAPPRESENTANTI NON E’ UN SUPERMERCATO. 

NON RAPPRESENTANO LA NAZIONE: HANNO IL VINCOLO DI MANDATO

Comunicato stampa
Roma, 23 settembre 2017

La nuova proposta di Legge elettorale cosiddetta Rosatellum nega i principi di sovranità popolare dettati dalla nostra Costituzione perché i due terzi dei parlamentari, deputati e senatori, sono nominati da capi partito, e dal momento che parliamo di collegi uninominali sicuri potrebbero arrivare al 90% del totale degli eletti”. A dirlo è l’Avv. Felice Besostri, Coordinatore degli Avv. Antitalikum.

Prosegue “Il voto non è libero, perché non posso scegliere il candidato da eleggere e non è neppure diretto perché votando per il candidato o per la lista indirettamente scelgo anche l’altro candidato che non gradisco”.

 Sottolinea Besostri che è la combinazione tra voto congiunto e liste bloccate che porta questa legge fuori d’alveo costituzionale e che i partiti dovrebbero avere un potere di proposta non di nomina.

 La scelta di rappresentanti non è un supermercato dove scegli uno e te ne regalano altri, da 3 a 6 come se ci fossero i saldi e valessero poco – incalza Besostri. “Così infatti quei candidati non rappresentano la Nazione senza vincolo di mandato, come chiede l’art. 67 Cost., ma chi li ha nominati. In questa situazione non potranno adempiere alle loro funzione pubblica con onore, come chiede l’art. 54.2 della Costituzione”.

 Besostri richiama poi le parole di Grasso “Il Presidente del Senato ha giustamente chiesto, in qualità di seconda carica dello Stato, leggi elettorali omogenee e costituzionali ed è stato accontentato con una legge omogeneamente incostituzionale”.

 Le leggi elettorali sono complicate ma sono la stella polare della democrazia di un paese e la cinghia di trasmissione della rappresentanza – conclude Besostri – Al contrario sui temi della legge elettorale da anni i partiti insistono nel generare confusione nella pubblica opinione con proposte che tendono ad utilizzare il voto dei cittadini per auto-nominarsi, piuttosto che preoccuparsi di garantire la dovuta rappresentatività per la formazione di Governi, espressione reale del popolo sovrano e dei suoi interessi”.

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Monica Pepe
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