di Mauro Scarpellini
Direzione Nazionale Partito Socialismo XXI |
Se dovessi definire il comportamento del Presidente degli USA Donald Trump non saprei trovare una definizione se non con l’aiuto di un esperto di medicina cerebrale.
Non lo scrivo per presa in giro ma perché non so unire in una sintesi definitoria dichiarazioni estreme e comportamenti conseguenti in materia di avidità per il proprio arricchimento materiale usando il potere istituzionale, di presunzione di verità e di missione salvifica per l’umanità ispirate e volute dal Trascendente, di assunzione di posizioni alternative in poche ore e reiterate sistematicamente su pace e guerra, su guerra e pace nonché su si e no e quando e quanto in materia di dazi, di cinismo antiumanitario verso esseri umani veri e non teorici.
La lista è sicuramente più lunga ma non intendo scrivere su aspetti criminali e psicopatologici; intendo segnalare che la forma di premierato esistente negli Stati Uniti consente che un tal personaggio possa essere quel che è nell’esercizio di funzioni d’interesse dei suoi cittadini e del mondo intero.
Il premierato che il Governo italiano di destra anela non ha le stesse caratteristiche e non le avrebbe per la diversa forza politica e militare dell’Italia rispetto agli USA.
Tuttavia ciò che accade a Washington fa suonare un allarme molto chiaro. E’ l’allarme sulla concentrazione di poteri in una sola persona, quella che chiamano premier, parola francese che significa primo, adottata in inglese e pronunciata all’inglese.
Gli esempi a prova della pericolosità sicura di un regime di premierato possiamo prenderli dal reale, dalla legge sulla cosiddetta sicurezza approvata dalla maggioranza di destra da poche settimane, che non introduce anche divieti e soppressioni di diritti e libertà, giungendo ad autorizzare i servizi segreti dello Stato italiano ad infiltrarsi in organizzazioni criminali e terroristiche e perfino dirigerle, legittimando in tal modo gravissimi reati quali l’associazione sovversiva, il terrorismo interno e la banda armata. La nuova legge obbliga enti pubblici, università, aziende statali e concessionarie di servizi pubblici a un ruolo di collaborazione e assistenza verso i Servizi per tali operazioni.
Concludo questi commenti riferendo il confronto tra il sistema democratico parlamentare della Costituzione italiana e il funzionamento del premierato o presidenzialismo statunitense.
Ricordo l’Articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana.
“”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.””
Proseguo con l’articolo 78 della Costituzione:
“”Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.””
Concludo con l’art. 87 della Costituzione:
“”Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale.
Può inviare messaggi alle Camere.
Indice le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione.
Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo.
Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti.
Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione.
Nomina, nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello Stato.
Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere.
Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere.
Presiede il Consiglio superiore della Magistratura.
Può concedere grazia e commutare le pene.
Conferisce le onorificenze della Repubblica.””
In Italia il CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA è presieduto dal Capo dello Stato ed è composto dal Presidente del Consiglio dei ministri, dai Ministri per gli affari esteri, dell’interno, dell’economia e delle finanze, della difesa e dello sviluppo economico e dal Capo di stato maggiore della difesa. Il Consiglio supremo di difesa è il principale strumento attraverso il quale il Capo dello Stato acquisisce circostanziate conoscenze degli orientamenti del Governo in materia di sicurezza e difesa, per poter svolgere adeguatamente il complesso ruolo di equilibrio e garanzia attribuitogli dalla Costituzione.
Più in generale, il Consiglio supremo di difesa costituisce sede istituzionale permanente per la discussione e l’approfondimento multidisciplinare delle problematiche relative alla sicurezza ed alla difesa. Quindi la procedura per la dichiarazione di una guerra è la seguente : il Parlamento la delibera e conferisce al Governo i poteri per gestirla; il Presidente della Repubblica la dichiara.
Pur ripudiando la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali anche l’Italia ha una procedura da rispettare nel caso di ricevuta aggressione.
Il confronto per conoscere una differenza di sistema istituzionale tra l’Italia e gli Stati Uniti D’America èdi nota e indiscutibile chiarezza. Negli Stati Uniti D’America l’esercizio dei poteri di guerra non è imperniato sulla centralità della “dichiarazione di guerra” che è l’unico strumento di controllo in mano al Congresso statunitense.
Infatti il Presidente è titolare, comandante di una forza militare di per sé sufficiente a condurre operazioni militari anche di elevato livello, evitando il coinvolgimento del Congresso che non sarà chiamato ad emettere una dichiarazione di guerra se non in caso sia necessaria una mobilitazione generale di tutte le risorse militari del Paese. Quindi il Presidente decide in autonomia l’invio di truppe, azioni specifiche, isolate o anche ripetute, senza aver l’obbligo di avere l’approvazione preventiva del Congresso.
Il Presidente in carica lo ha fatto, motivando senza discussione col suo Parlamento, non premettendo alla guerra che ha fatto contro l’Iran una “dichiarazione di guerra” che lo avrebbe obbligato a discutere in Parlamento.
Da questo quadro emerge con chiarezza che il sistema costituzionale italiano è diverso da quello degli Stati Uniti D’America, ove il sistema cosiddetto presidenziale evidenzia i poteri concreti che il Presidente stesso possiede ed esercita, a prescindere dalla volontà del Congresso.
Ripeto che l’Italia non ha il peso degli USA, né il suo ruolo politico e militare. Ciò che va evidenziato non è il timore che il premierato italiano possa portare ad improvvise azioni di guerra contro la Repubblica di San Marino o contro la Corea del Nord, ma è l’instaurazione di un sistema autoritario che per definizione è pericoloso per la pace e per il mantenimento delle libertà e dei diritti.

E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.