di Renato Costanzo Gatti

Socialismo XXI Lazio |

Rispondo all’appello di Aldo Potenza sull’operazione MPS-Mediobanca, senza lo scopo di convincerlo o di togliergli dubbi, ma solo per esporre il mio parere in proposito.

1 – La banca pubblica non è un fine ma un mezzo. Si crea una banca pubblica per poter disporre di uno strumento finanziario potente che aiuti a realizzare i fini che il soggetto pubblico si è prefisso.

2 – Di primo acchito ritengo, e l’ho scritto nel mio recente articolo “Socialismo e comunismo”, che a guidare le scelte economiche sia la razionalità e non un fine volgare come il profitto. Quindi va bene una banca pubblica come supporto finanziario ad una programmazione economica scientifica elaborata dal decisore.

3 – Ne consegue che giudicare positivamente la scalata a Mediobanca da parte del governo è impossibile ignorando lo scopo, il fine della scalata stessa. O meglio, se il governo nel suo programma intende aiutare oltre a non disturbare chi lavora e produce, se ne dedurrebbe che la finalità del governo sia quella di operare a supporto di quelle istituzioni che ragionano in termini di profitto e non di programmazione.

4 – Altro sarebbe che l’acquisizione di Mediobanca facesse parte di un progetto teso a costruire una banca europea (con finalità diverse dall’attuale BCE) supporto finanziario di un PIANO DRAGHI con la prospettiva di rendere operativo una emissione di 800 miliardi di euro per dieci anni, finalizzati a far dell’Europa un soggetto economico competitivo con i colossi USA e Cina.

5 – In questo caso mi ritroverei in piena sintonia con l’operazione fatta. Temo invece che il fine del governo si piazzi ad avere una maggior rilevanza nello smarcarsi dall’Europa nel suo porsi nazionalistico (forse più dialogante con Trump).

6 – Le osservazioni dei giornali esteri riportate nell’articolo citato da Aldo mi paiono molto vaghe: scrive il Financial Times che l’Italia con questa operazione “sta perdendo l’occasione di semplificare nel momento in cui ce ne sarebbe gran bisogno e possibilità”. Ritengo che l’operazione MPS-Mediobanca allo stato in cui si trova ora vada contro la logica programmatoria, contro il Piano Draghi, contro il fragile ma determinante tentativo di ridare all’Europa una posizione matura contro il pericolo di una agonia. Trump nel suo operare ci pone, a mio parere positivamente, l’obbligo di decidere se l’Europa voglia diventare matura o dissolversi. 

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