di Giustino Languasco
Coordinatore Socialismo XXI Liguria
Parte Prima
E’ un grosso problema per la democrazia: arrivati al governo i governanti tradiscono i loro stessi elettori e realizzano il contrario di quanto hanno promesso in campagna elettorale.
Ne consegue che, per mantenere il consenso, devono ideologizzare il loro governo e giustificare la loro permanenza alla guida della nazione azzardo l’odio e la contrapposizione ideologica .
Non possono infatti rivendicare coerenza e costanza di intenti: devono per forza puntare sulla divisione egoistica fra classi sociali.
L’opposto della “CONCORDIA” che non è “compromesso.”
Compromesso è un termine che, in politica, è stato inventato dal Partito Comunista Italiano, per dare ai propri iscritti, militanti, simpatizzanti ed elettori la giustificazione per allearsi con la DC di allora. La DC era un partito di ispirazione Cristiana, multiclassista, di prassi solidaristica fra i benestanti borghesi e il popolo minuto meno abbienti, gli agricoltori in particolare.
Di fatto i comunisti rinunciavano a una parte del loro “bagaglio jdeologico” leninista, quella parte che prevedeva l’abbattimento violento del governo borghese: non poco. Era la rinuncia alle loro medesime origini: “fare in Italia come in Russia” come predicava o da quando scissionarono, a Livorno, nel 1921, dal PARTITO SOCIALISTA ITALIANO.
Il “compromeso” era una rinuncia al leninismo, ma non al comunismo preleninista, quello di Marx ed Engels: ed era una rinuncia DEFINITIVA ED IRREVERSIBILE: questo lo rendeva “storico”, dunque permanente, strategico e non tattico.
Tanto da staccarsi dalla URSS e ipotizzare, come Berlinguer ipotizzo, una “via italiana al socialismo” in politica interna, e un legame fra partiti comunisti post leninisti a livello europeo ” l'”eurocomunismo” .
Da parte sua la DC rinuncia a all’annichilimento del Partito Comunista Italiano , alla totale e netta contrapposizione ideologica radicale ai comunisti, per affrontare insieme a loro un confronto pratico, sperimentando nel governo nazionale riforme su terreni comuni di solidarismo fra le classi sociali.
Questo fu il “compromesso storico” nobile, pensato da Berlinguer a livello nazionale. Vi fu una parte della DC che vi credette e lo accetto’ , una parte piu’ diffidente o addirittura contraria che lo avverso’. Gli USA non vi credettero mai, o se anche vi credettero, lo ritenere insufficiente a portare i comunisti al governo di un paese Nato strategico, come allora era l’Italia.

E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.