LE MIGRAZIONI, LA LOTTA DI CLASSE E LO SFRUTTAMENTO SPIEGATO CON I POMODORI

di Daniele De Piero

Coordinatore Socialismo XXI Friuli Venezia Giulia |

In Ghana si possono ottenere ottimi raccolti di pomodori ma in Ghana, così come in altri paesi africani, anziché consumare i prodotti locali si acquistano dall’estero, dall’Europa. Perchè l’Europa, in accordo con quei governi corrotti, glielo impone. Non ci credete? Invece è proprio così.

Nel mercato vengono immessi prodotti ad un costo inferiore rispetto a quelli nazionali, tant’è che la domanda, cioè chi acquista, com’è naturale che sia, preferisce chi offre il prezzo più basso. Le multinazionali infatti, vendono un kilo di pomodori a 10 centesimi, sottocosto, quando il prezzo di mercato dei pomodori ghanesi, per consentire un minimo di marginalità, è posto a 45 centesimi. In tal modo le attività agricole ghanesi finiscono per chiudere baracca perché non riescono a sostenere questo tipo concorrenza sleale che prende il nome di dumping sociale.

E i lavoratori ghanesi che fanno? E cosa dovrebbero fare secondo voi? Stare lì tutto il giorno a farsi venire l’acidità di stomaco mangiando pomodori a 10 centesimi il kilo? Emigrano ovviamente. E dove? Guarda caso dove si producono quegli stessi pomodori che nel loro paese vengono immessi sottocosto. E cosa vanno a fare in Europa, in Francia, Italia, o in Spagna che sia? Molto spesso finiscono nei campi a raccogliere pomodori, prodotti che poi verranno nuovamente immessi nel loro mercato a 10 centesimi al kilo, sottocosto, per distruggere l’economia locale impoverendo chi ci vive e costringendo nuovi lavoratori ad emigrare.

Ovviamente accettando ogni tipo di vessazione, sottopagati in nero, dodici ore sotto il sole, a rinfoltire quell’esercito di riserva del capitalismo, quell’elemento indispensabile di quel meccanismo sociale che si basa sull’accumulazione e sullo sfruttamento. Intanto i lavoratori europei vengono licenziati e con chi se la prendono? Con i capitalisti? Con le multinazionali? Macchè, scherziamo? No, con gli stranieri, con i “negri”. Semplice vero? Dividi et impera. Ah dimenticavo, buon sugo a tutti.